Si rinnova con un'edizione ampliata il Terra di Tutti Film Festival, la rassegna di documentari e cinema sociale dal Sud del mondo organizzata a Bologna dalle ong COSPE e GVC: appuntamento dal 2 al 14 ottobre con incontri, anteprime e ospiti internazionali che invaderanno i luoghi della cultura a Bologna per 12 giorni dedicati alle storie trascurate dai media di massa.
L'apertura della sesta edizione del Terra di Tutti Film Festival , il 2 ottobre al cinema Lumière di Bologna (via Azzo Gardino, 65), è affidata ad un ospite d'eccezione: in collaborazione con la Cineteca di Bologna e il festival Human Rights Nights, il regista filippino Brillante Mendoza , in arrivo da Venezia dove ha presentato Thy Womb, presenzierà all'anteprima italiana di Captive. Presentato all'ultimo festival di Berlino e interpretato da Isabelle Huppert, il film si ispira alla storia vera del rapimento di un gruppo di stranieri da parte di un commando filippino del gruppo musulmano di Abu Sayyaf, avvenuto nel 2001.
Mostre fotografiche, incontri, approfondimenti sugli aspetti sconosciuti delle cronache del sud del mondo coinvolgono librerie e spazi culturali cittadini. Martedì 9 ottobre al Tpo sarà una serata "Cinemigrante", con i video provenienti dal festival spagnolo di Santander.
Mercoledì 10 ottobre, all'Università di Bologna, appuntamento con il giornalista esperto di migrazioni Gabriele Del Grande, che presenzierà all'anteprima di uno dei corti che compongono La vita che non Cie, il documentario in cui Alexandra D'Onofrio ribalta l'estetica della frontiera offrendo il punto di vista di tre personaggi che subiscono gli effetti della migrazione.
Dall'11 ottobre la rassegna entra nel vivo al cinema Lumière con quattro giorni di proiezioni gratuite: in programma film e documentari provenienti da tutto il mondo, con sessioni di proiezione dedicate a Bosnia, Palestina, migrazioni e nuove povertà, lotte per i diritti e accesso alle risorse, tutela della biodiversità.
Si inizia con la sessione "Fortezza Europa": arriva dal festival di Venezia Mare Chiuso, il documentario in cui Andrea Segre e Stefano Liberti hanno raccolto i tragici racconti degli africani giunti sui barconi fin nel canale di Sicilia e qui respinti dall'Italia verso la Libia. A seguire, l'anteprima assoluta della versione integrale di La vita che non Cie.
A un anno dalla morte di Vittorio Arrigoni, attivista umanitario ucciso nella striscia di Gaza, arriva a Bologna Vik Utopia, il documentario in cui Anna Maria Selini ha seguito il processo per omicidio a carico di un gruppo di estremisti islamici: la pellicola sarà proiettata il 12 ottobre presso il dipartimento di Discipline della Comunicazione (via Azzo Gardino 23 - aula A) e al cinema Lumière, nell'ambito di una sessione dedicata alla Palestina.
Tra gli appuntamenti di approfondimento, il convegno dedicato alla tutela delle foreste (11 e 12 ottobre) e le proiezioni dei film fuori concorso in arrivo dai festival gemellati di Maputo in Mozambico , dalla rassegna bolognese Gender Bender , da Tutti nello stesso piatto di Trento, il Festival delle Terre di Roma, il ConCorto di Piacenza.