L’8 luglio 2014 l’operazione israeliana “Margine Protettivo” colpiva la Striscia di Gaza: un’escalation di violenza che dopo oltre 50 giorni di attacco lasciava dietro di sé 1.462 civili palestinesi uccisi, di cui circa un terzo bambini, migliaia di persone ferite e rimaste senza casa, oltre alla distruzione sistematica delle infrastrutture pubbliche e private.

Ad agosto, conclusi i bombardamenti, la nostra prima valutazione di campo insieme ai partner locali ha individuato come prioritario l’intervento nell’area idrico-sanitaria: i servizi idrici e fognari erano gravemente danneggiati per i due terzi della popolazione totale della Striscia.

Il nostro obiettivo era restituire l’acqua potabile alla popolazione civile ed impedire l’aggravarsi delle condizioni igienico-sanitarie, ripristinando le infrastrutture danneggiate. La mancanza di accesso all’acqua potabile, la carenza di servizi igienico-sanitari e i gravi danni alle reti fognarie facevano infatti temere l’insorgere di una crisi sanitaria, all’interno di un sistema già precario dovuto al blocco di Gaza imposto nel 2007.

Abbiamo lanciato la campagna SOS Gaza, un appello a cui hanno aderito numerose aziende, cooperative, partner e singoli cittadini, dando vita ad una preziosa e importante prova di mobilitazione solidale.

I nostri risultati

Inizialmente la nostra attività è stata di risposta all’emergenza, garantendo l’immediato accesso delle famiglie all’acqua potabile.

La prima fase dell’intervento ha visto l’installazione di 322 cisterne per l’acqua in 6 differenti municipalità del centro della Striscia di Gaza, distribuendo l’acqua potabile ad oltre 111 mila persone. Per assicurare la buona qualità dell’acqua i campioni sono stati costantemente testati.

In una seconda fase l’intervento è andato ben oltre, ponendosi come obiettivo la riabilitazione delle infrastrutture danneggiate, in modo da favorire l’autonomia delle comunità beneficiarie.

Ad un anno esatto dall’inizio del conflitto, circa 160.000 persone sono state coinvolte dai nostri interventi, volti alla riattivazione dei servizi idrici di base e alla prevenzione di ulteriori rischi e disastri provocati da eventi climatici durante l’inverno. Le attività sono state realizzate in nove municipalità, con una popolazione beneficiaria composta per il 35% da donne, e per il 30% da bambini.

Nello specifico, sono stati acquistati materiali ed equipaggiamenti per la riparazione di infrastrutture idriche e fognarie danneggiate (tubi PVC, pompe, trasformatori, cisterne ecc …) , e il carburante per il loro funzionamento. Sono stati inoltre forniti strumenti ed indumenti protettivi ai tecnici delle autorità locali fornitrici di servizi.

Il nostro impegno nella Striscia di Gaza continua, attraverso l’installazione iniziata di recente di 1.700 mt di tubature per l’accesso domestico all’acqua potabile, di cui beneficeranno 4.000 persone. È anche in programma l’installazione di 3.200 mt di tubature per la ricostruzione della rete idrica della municipalità di Deir Al-Balah, che servirà 70.000 persone.

 

È  ancora possibile sostenere la campagna SOS Gaza: DONA ORA e contribuisci portare acqua alla popolazione della Striscia di Gaza.