Famiglie stremate da tre mesi di pausa e perdite di competenze per bambini e bambine. A farne le spese soprattutto i più fragili. WeWorld e Mammadimerda ai leader politici: "La riforma della scuola deve essere messa in agenda, perché nessuno ne parla?"

L’estate è diventata un incubo”. “Noi siamo entrambi medici dipendenti e abbiamo due bambini piccoli. Siamo costretti a fare le ferie separati”. “L'estate italiana è un buco nero che si cerca di riempire con campus centri estivi, ferie, vacanze, nonni e purtroppo uno stipendio non basta”. “Un disastro, ho un figlio solo e ho speso quasi tutto lo stipendio in centri estivi. Anche di più se non mi avesse salvata lo smartworking. Inoltre, i bambini in questo tempo fanno tabula rasa di tutto, il mio passa i mesi da ottobre a gennaio a fare solo il ripasso dell'anno precedente”.

Queste sono solo alcune delle migliaia di testimonianze che ci sono arrivate e che raccontano come le famiglie italiane sopravvivono all’attuale calendario scolastico. Mettere al centro le esigenze di bambine e bambini, così come dei loro genitori è una priorità non più rimandabile, per questo insieme alle blogger di Mammadimerda, in occasione della riapertura delle scuole, lanciamo la campagna social #scuolaNOseggio, per sensibilizzare politici e Istituzioni sulla necessità di una scuola che metta davvero al centro bambini, bambine e famiglie.

Costosissimi campus estivi, nonni, smart working e bambini annoiati. Questo nelle situazioni più rosee, nelle altre il racconto è quello di donne che lasciano il lavoro perché con più di due figli il costo dell’estate è insostenibile, di figli con disabilità che non vengono accettati ai campi estivi e di bambini e bambine con difficoltà di apprendimento che a settembre spesso devono ricominciare da capo o investire molte energie per non perdere tutti i progressi conquistati in precedenza - commenta Marco Chiesara, Presidente di WeWorld. - Siamo stati sommersi dalle testimonianze, le stiamo raccogliendo per portarle alle istituzioni insieme alla nostra proposta per la scuola. La scuola italiana oggi necessita di un cambiamento profondo, non più rimandabile, che metta al centro i ragazzi e le famiglie. La nostra proposta prevede di sperimentare metodi alternativi alla lezione frontale, favorire lo sviluppo delle competenze interpersonali e sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia per supportare nuovi modi di insegnare e apprendere oltre ad aprire la scuola alla comunità educante con proposte di attività extra-curriculari durante tutto il corso dell'anno, estate compresa. Unito a questo però è prioritario ripensare gli edifici scolastici e prevedere una rimodulazione del calendario scolastico, che sia pensato per una migliore didattica e che tuteli le famiglie e i diritti delle donne, sulle cui spalle cade la maggior parte del lavoro di cura”.

Mammadimerda, il blog di Francesca Fiore e Sarah Malnerich che nasce per ribaltare gli stereotipi sulla maternità, si occupa in maniera attiva di diritti delle donne, dell’infanzia e all’istruzione e che proprio in merito da anni si spende per cambiare il calendario scolastico italiano, si è unita alla campagna social di WeWorld per raccogliere testimonianze dai genitori: “Nella maggior parte dei Paesi europei le vacanze vengono spalmate durante l’anno in modo da essere più sostenibili per i bambini e le bambine a livello pedagogico e per gli adulti che se ne devono fare carico. Quest’anno al rientro in classe i ragazzi non dovranno solo affrontare orari ridotti e cattedre ancora ballerine, il 25 settembre con le elezioni ci sarà un nuovo stop per la maggior parte delle scuole.

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LA CAMPAGNA: #scuolaNOseggio

La scuola, che ospiterà i seggi elettorali, è però la grande assente dalla campagna elettorale. Nessuno sta mettendo al centro milioni di ragazze e ragazzi che ogni giorno siedono in quegli edifici che il 25 settembre ospiteranno le cabine di voto, ma la scuola non è solo un seggio elettorale.

Per questo, in occasione della riapertura delle scuole, WeWorld e Mammadimerda lanciano la campagna social “La scuola non è solo un seggio elettorale!”: i genitori (ma nono solo) sono invitati a scattarsi una foto con l’immagine della campagna, per poi ripostarla sui loro profili social taggando @weworldonlus e @mammadimerda con l’hashtag #scuolaNOseggio.

Un’iniziativa per sensibilizzare leader politici e Istituzioni sulla necessità di mettere al centro i milioni di ragazze e ragazzi che ogni giorno siedono in quegli edifici che il 25 settembre ospiteranno le cabine di voto, ma la scuola non è solo un seggio elettorale.