Due sì contro la privatizzazione dell'acqua. GVC ha aderito alla campagna per i due referendum che si terranno in Italia il 12-13 giugno sul tema dell'acqua, un bene comune di cui nessuno si può appropriare, tanto meno per trarne profitto. Una battaglia che la Ong avverte affine al proprio impegno quotidiano, nel sud del mondo, per garantire a tutti l'accesso alle risorse fondamentali.
In particolare i due quesiti referendari, a sostegno dei quali sono state raccolte 1.400.000 firme, si propongono di fermare la privatizzazione dell'acqua, il primo, e di eliminare l'articolo in base al quale le tariffe per il servizio idrico devono essere determinate tenendo conto della "adeguatezza della remunerazione del capitale investito".
"Vogliamo eliminare – scrivono i promotori dei due referendum – le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell'acqua e hanno trasformato un diritto in una merce, a scapito della qualità del servizio. Vogliamo gestire l'acqua in termini di responsabilità collettiva e solidale, per garantirne l'accesso a tutte e tutti e tutelarla come bene comune".