PROTEGGIAMO L'INFANZIA DELLE BAMBINE: IL DRAMMA DEI MATRIMONI PRECOCI COLPISCE ANCORA OLTRE 12 MILIONI DI RAGAZZINE NEL MONDO.

Ancora oggi nel mondo esistono purtroppo grandi disparità tra uomo e donna, che si mostrano sin dall’infanzia e continuano nella vita adulta. Uno degli esempi più drammatici di questa ineguaglianza è proprio il fenomeno delle spose bambine: giovani ragazze che vengono promesse in matrimonio in età ancora precoce, compromettendo gravemente – e spesso per sempre – il loro avvenire. Milioni di bambine a cui viene strappata di netto l’età del gioco o dell’adolescenza, diventando adulte ed impreparate ad affrontare continue sfide. Per queste giovani minorenni, la vita quotidiana può significare sopravvivere a gravidanze precoci, non poter istruirsi andando a scuola, non aver diritto di scelta sul proprio corpo, sessualità e non poter scegliere liberamente il compagno per la vita.

In molti Paesi le bambine sono considerate un peso economico per la famiglia, che spesso vede nel matrimonio precoce l'unica soluzione per riuscire a sfamare i propri figli. Nel Mondo sono 650 milioni le bambine che si sono sposate prima di avere compiuto 18 anni.

Kenya, Nepal e l’India sono tra i paesi in cui i matrimoni precoci sono un fenomeno diffuso. In Nepal, nello specifico, lavoriamo nella zona meridionale, vicino al confine con l’India, una zona in cui il tasso dei matrimoni precoci arriva all’87% contro il 37% se si considera l’intero paese. In India 1 bambina su 2 con meno di 18 anni è costretta a diventare sposa rinunciando alla sua vita.

Rinunciare al proprio futuro è rinunciare a vivere, per questo Juy, una piccola ragazzina di 14 anni, quando ha scoperto il suo matrimonio combinato, ha tentato il suicidio. Juy è una giovane ragazza indiana, con un grande sogno nel cassetto: diventare un’infermiera per poter salvare delle vite. Ma la vita di Juy non è mai stata facile. Vive in una delle regioni più povere dell’India, in cui c’è poco lavoro e in cui le ragazze sono ad alto rischio di contrarre matrimoni precoci e di lasciare la scuola. I genitori sono molto poveri, la mamma spesso lavora fuori casa ed è molto preoccupata per i suoi figli, un giorno ha così pensato ad una soluzione per poter proteggere Juy: darla in sposa ad uno zio che si potesse occupare della sua sicurezza.

“Due anni fa i miei genitori mi organizzarono un matrimonio combinato con un mio zio paterno, molto più grande di me. Dicevo a mia madre che non mi volevo sposare e che volevo continuare a studiare, ma lei non mi dava ascolto. Avevo grandi ambizioni per la mia vita: desideravo diventare infermiera in futuro. Per evitare il matrimonio non avevo altra soluzione che suicidarmi. Non si può fare nulla senza istruzione” - ha raccontato in lacrime alla nostra collega Paola.

Fortunatamente, grazie alle segnalazioni della scuola, abbiamo intercettato Juy prima che fosse troppo tardi. Dei nostri operatori qualificati hanno parlato con la famiglia, facendo capire i rischi per la sua salute e la sua vita dovuti ad un matrimonio precoce. Fortunatamente i genitori hanno capito e assecondato il desiderio di Juy di continuare a studiare. Juy ora frequenta la scuola ed è al sicuro.

La scuola è infatti lo strumento più efficace per combattere il fenomeno delle spose bambine. A scuola le bambine possono studiare, costruirsi una vita autonoma e dignitosa, ricevere cure mediche e trovare un luogo sicuro dove confrontarsi e coltivare i loro sogni.

Bambine alfabetizzate e istruite sono più consapevoli dei propri diritti,  hanno maggiori possibilità da adulte di emanciparsi socialmente ed economicamente. Le bambine che vanno a scuola rischiano in misura minore di diventare madri precocemente, mettendo a rischio la loro salute e quella del nascituro, o di entrare in circuiti di sfruttamento lavorativo o addirittura sessuale. Le gravidanze e i parti sono la principale causa di morte delle bambine tra i 15 e i 19 anni e la morte dei neonati è per il 50% dei casi altamente probabile.

Sempre all'interno della scuola, in Nepal, abbiamo attivato un progetto chiamato “da sorella a sorella”, in cui ragazze più grandi, che stanno terminando il loro percorso di studi, sostengono bambine più giovani di loro, aiutandole psicologicamente ed emotivamente durante gli anni in cui sono maggiormente a rischio di essere date forzatamente in matrimonio. La sorella maggiore inoltre, va a trovare le famiglie delle sorelline minori per spiegare loro l’importanza dell’educazione.

Insieme ai nostri sostenitori vogliamo continuare a lottare contro l'abbandono scolastico e garantire che la scuola sia un ambiente sicuro in cui ricevere istruzione di qualità e che serva a identificare i casi di matrimoni precoci. Assicuriamo assistenza medica e legale alle bambine vittime di abusi per non lasciarle sole.

Organizziamo incontri sulla tematica dei matrimoni forzati con le bambine e i genitori, raccontando le gravi conseguenze per le piccole: spieghiamo che sposarsi è illegale e che quindi le famiglie incorrono in gravi sanzioni penali, ma soprattutto che il matrimonio ha gravissime conseguenze sulla salute e sulla vita delle loro figlie.

Aiutaci a proteggere l'infanzia delle bambine, scopri cosa puoi fare per proteggerle dai matrimoni precoci.