NELLA CLASSIFICA ITALIANA DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA LA LOMBARDIA È 11ESIMA CON UN TASSO DEL 15,3%

Oggi al convegno che abbiamo organizzato a Milano, il punto sul ruolo della comunità educante nel combattere la dispersione scolastica e favorire un’educazione inclusiva e di qualità per tutti.

 

Nonostante i progressi registrati nell’ultimo anno, l’Italia rimane tra i Paesi europei con il più alto tasso di dispersione: 13,8%, contro una media europea del 10,7%. Se guardiamo la situazione nelle regioni italiane, la Lombardia presenta un tasso di abbandono scolastico pari al 15,3%, posizionandosi all’11° posto nella graduatoria regionale italiana; medaglia d’oro al Veneto con un abbandono del 10%; fanalino di coda la regione Sicilia con il 25,4% dei giovani che abbandonano gli studi prima del conseguimento del titolo.

Purtroppo l’Italia è indietro anche su altri fronti: le competenze degli alunni italiani si posizionano ben al di sotto della media europea, il numerio dei Neets (29,1% di giovani che non studiano, non lavorano o non si formano) continua ad essere elevato, gli investimenti pubblici in educazione sono insufficienti (4% del PIL).

Dalle ricerche “Lost Dispersione Scolastica: il costo per la collettività e il ruolo di scuole e terzo settore” e “Ghost. Indagine sui giovani che non studiano, non lavorano o non si formano” e dall’esperienza del Programma Frequenza200, sappiamo che per combattere la dispersione scolastica e favorire un’educazione inclusiva e di qualità per tutti la scuola deve essere parte attiva e stimolante di una comunità educante.

Partendo da queste premesse il convegno “Povertà educativa: protagonismo delle scuole e degli adolescenti” rappresenta l’occasione per aprire una discussione su come rendere tutti gli attori della comunità educante parte attiva dell’educazione e formazione dei giovani. 

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Assieme a noi, ne discutono Pierfrancesco Majorino, Assessore alle politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano, Anna Serafini, Coordinatrice gruppo di lavoro Adolescenza del MIUR, Alessandra Bardi, DG Studente del MIUR, Valentina Aprea, Assessore all’educazione della Regione Lombardia, Carlo Borgomeo, Presidente Impresa Sociale Con I Bambini, Domenico Chiesa, CIDI, Patrizia Garista, INDIRE, Pierfrancesco Pittalis, Coordinatore presidenti consulte provinciali degli studentidella Lombardia, Girolamo Di Giovanni, Rete Frequenza200.

Il costo dell’abbandono scolastico stimato dalla collettività si aggira tra l’ 1,4% e il 6,8% del PIL, quindi da 21 a 106 miliardi di euro, a seconda della crescita – commenta Marco Chiesara, Presidente WeWorld Onlus – quella dell’abbandono scolastico precoce è quindi una vera emergenza non solo sociale ma anche economica per l’intero Paese. La comunità educante è una risorsa preziosa nel combattere la dispersione scolastica, attivare e facilitare processi di inclusione per i giovani, e per reagire al rischio di povertà educativa”.