
Articolo a cura di Alessandro Cacace – partecipante della IV edizione di Be A Change Maker
A Bologna, tra il 29 marzo e il 18 aprile, la quarta edizione di "Be A Change Maker" ha portato giovani tra i 18 e i 29 anni a esplorare la città come spazio di partecipazione, solidarietà e trasformazione. Un percorso formativo, pratico e teorico, per rafforzare l'attivismo giovanile su temi di giustizia sociale e ambientale, che si concluderà con un evento pubblico il 13 giugno davanti all'ex Caserma Sani. L'iniziativa si è distinta per un approccio integrato che ha combinato riflessione critica, apprendimento esperienziale e progettazione partecipata.
Un laboratorio per leggere e ripensare lo spazio urbano
Promosso da WeWorld insieme alla rete D(i)ritti alla città, un collettivo che riunisce realtà e attivistə impegnatə nella promozione dell'accesso equo agli spazi urbani e nella difesa dei beni comuni, il percorso si è sviluppato nell'ambito dell'Educazione alla Cittadinanza Globale. L'obiettivo: formare giovani attivistə capaci di proporre e realizzare azioni di solidarietà urbana e soprattutto accompagnarlə nell'attuazione di queste ultime, attraverso sostegno alla pianificazione dell'agenda, delle risorse e dei partner necessari a rendere reali le idee frutto del percorso laboratoriale. L'inizio delle attività ha visto i partecipanti attraversare fisicamente Bologna, in una passeggiata urbana che ha toccato luoghi simbolo della speculazione immobiliare e della cittadinanza attiva, come il parco del DLF e l'ex Caserma Sani, al centro di storie complesse di conflitto e rivendicazione. Durante questa prima giornata, il gruppo ha osservato come gli spazi pubblici possano essere teatro di esclusione ma anche di resistenza e proposta civica.
Dal confronto all'azione: quattro giornate per immaginare alternative
Attraverso contributi teorici e testimonianze dirette, il gruppo ha affrontato le interconnessioni tra crisi climatica, diritti umani, giustizia sociale e partecipazione civica. Il secondo giorno è stato particolarmente denso di stimoli, tra interventi di attivistə e istituzioni, per offrire un panorama complessivo dei punti di vista teorici e delle esperienze pratiche riguardanti la cittadinanza attiva e i processi partecipativi pubblici. Sono intervenuti esponenti di Bologna Missione Clima, Comitato Besta, Consulta del Verde del Comune di Bologna, Extinction Rebellion, Kepler-452, Scuola di Ecologia Politica, Università di Ferrara. Questi spunti hanno offerto un terreno fertile per la riflessione collettiva e per il lavoro laboratoriale dei giorni successivi.
Accanto ai momenti frontali, grande spazio è stato dedicato al lavoro laboratoriale con TARA facilitazione e D(i)ritti alla città, che ha accompagnato la nascita di piccoli gruppi di lavoro focalizzati sulla progettazione di un evento pubblico. Le attività hanno incluso sessioni di brainstorming collettivo, mappature emotive degli spazi urbani, accompagnamento nei processi decisionali e ideazione creativa di pratiche partecipative.
I laboratori hanno rappresentato un vero banco di prova per la collaborazione, la creazione di reti e l'applicazione concreta delle conoscenze apprese: comunicazione, analisi degli spazi, attività di raccolta e potenziamento della voce collettiva e capacità di immaginare nuove forme di presenza nei luoghi comuni. Attraverso questi esercizi, i giovani hanno potuto trasformare intuizioni in proposte concrete, sperimentando la complessità e la bellezza del lavoro collettivo.
Verso il 13 giugno: visibile, sensibile, possibile
Il percorso culminerà in un evento pubblico, costruito collettivamente, che si svolgerà davanti alle mura dell'ex Caserma Sani. Sarà un momento di restituzione e dialogo con la città, ma anche un'occasione concreta per mettere in pratica quanto appreso. Il titolo del laboratorio, "Visibile, sensibile, possibile", sintetizza bene lo spirito di questa edizione: rendere visibili le contraddizioni urbane, sviluppare sensibilità collettiva e costruire insieme possibilità di cambiamento. Il programma dell'evento includerà installazioni, talk, laboratori, performance e momenti di confronto aperto alla cittadinanza, per attivare nuove connessioni e raccontare il lavoro svolto durante il laboratorio.
Giovani protagonisti della trasformazione
Be A Change Maker IV è stato, per chi ha partecipato, un percorso di ascolto e scoperta, ma anche di confronto e determinazione. Le storie condivise, le esperienze istituzionali e militanti, l'esercizio pratico di progettazione collettiva hanno rafforzato l'idea che la città può e deve essere uno spazio aperto, inclusivo, plasmato da chi la vive ogni giorno. L'entusiasmo e la cura emersi nei gruppi di lavoro dimostrano la vitalità di una generazione pronta ad assumersi responsabilità civiche e ad agire in prima persona.
Il 13 giugno sarà l'occasione per incontrarsi, ma soprattutto per rilanciare questa chiamata alla responsabilità: perché la giustizia sociale e ambientale non è solo un traguardo, è un percorso quotidiano che può ripartire da queste occasioni di avvicinamento all'interesse per il benessere pubblico. Investire su queste esperienze significa costruire città più consapevoli, giuste e partecipate.
Ci troviamo dalle ore 16.30 al Giardino Barbalonga (via Parri) nel quartiere Navile!