Lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022 ha costretto milioni di famiglie ad abbandonare le proprie case in cerca di luoghi sicuri, di protezione e di sostegno. Dall'inizio del conflitto, si stima vi siano 17.7 milioni di persone con bisogno di assistenza umanitaria e protezione in tutta l’Ucraina (dati OCHA aggiornati a ottobre 2023). Le infrastrutture civili sono state fortemente colpite, con edifici distrutti nei centri urbani e migliaia di case danneggiate o abbattute in giro per il Paese. In totale vi sono 3,7 milioni di sfollati interni e circa 6 milioni di rifugiati sono ancora registrati in tutta Europa. Tra loro, la maggior parte sono donne, bambine e bambini. 

WeWorld è intervenuta immediatamente a marzo 2022 in soccorso alle persone costrette a lasciare la loro casa nelle aree dell’est del Paese, attivando sin dalle prime ore i partner in loco e avviando in seguito una presenza stabile di risposta all’emergenza. 

Attualmente, le sedi operative di WeWorld nel Paese sono a Kyiv, Kherson, Mykolayiv e Kharkiv. Lavoriamo al fianco di chi, nonostante il conflitto ancora in corso, ha deciso di rimanere, e di chi è tornato dopo aver abbandonato sotto gli attacchi le proprie abitazioni. 

Siamo attivi anche in Moldavia, dove offriamo accoglienza alle persone che hanno deciso di lasciare l’Ucraina.  

Il contesto

Secondo i dati dell'UNHCR, a novembre 2023 erano 4,5 milioni gli Ucraini ritornati nel Paese. Ciononostante, sono ancora registrati circa 3,2 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi come Moldavia, Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia. A questi si aggiungono i milioni di sfollati interni, soprattutto donne, bambini e anziani che, in cerca di un luogo sicuro in cui vivere, sono in aumento nelle regioni del fronte a Est del Paese, dove i bombardamenti continuano a essere all’ordine del giorno. 

A quasi due anni dall’inizio del conflitto, per milioni di sfollati interni e rifugiati rientrati in Ucraina la situazione è ancora più complessa. Intere famiglie hanno abbandonato da un giorno all’altro le loro case e tutti i loro beni, nella speranza di poter rientrare in breve tempo. Purtroppo però, molte comunità sono ancora costrette a vivere in centri di accoglienza o rifugi temporanei, perché le loro zone di origine sono ancora sotto attacco militare o sono densamente minate. Al forte impatto causato dalla perdita delle proprie abitazioni, di familiari e amici, si affianca anche la mancanza cronica di beni e servizi essenziali, come vestiti e riscaldamento per superare la durezza dell'inverno. Inoltre, per molti bambini, bambine e adolescenti, la possibilità di accedere a servizi educativi di qualità è ancora messa a repentaglio.  

In Ucraina, molti sanno che non potranno più riavere quello che hanno lasciato, perché la guerra ha distrutto vite, case e scuole, e si è portata via tutto quello che avevano. 

Una tenda di una casa a Irpin squarciata da un foro di proiettile.

Il nostro intervento

Insieme a ChildFund Alliance, ci siamo attivati immediatamente per fronteggiare l’emergenza a inizio conflitto e abbiamo poi continuato il nostro impegno in Ucraina e Moldavia a fianco della popolazione colpita dalla guerra. 

Oggi siamo presenti nelle aree di Kyiv, Kherson, Mykolayiv e Kharkiv per sostenere i bambini, le bambine e le loro famiglie fornendo cibo, riparo, medicine e beni di prima necessità.  

Da Kyiv, abbiamo coordinato attività di cash assistance e risposto all’emergenza inverno con la distribuzione di kit invernali – stufe, coperte e giacconi – nell’area nord del Paese. Dopo che più di 1 milione di persone sono tornate nella regione di Kyiv in seguito alla sua liberazione, abbiamo avviato un intervento nella città di Irpin, tramite l’offerta di sostegno economico per l’acquisto di medicine, cibo e riparo e la distribuzione di kit per l’inverno a oltre 2400 persone tra sfollati, famiglie che sono rientrate nell’area dopo essere fuggite dalle bombe e persone che invece non hanno mai lasciato le proprie case nonostante gli attacchi. 

A Kherson, Mykolayiv e Kharkiv, regioni orientali della linea del fronte, stiamo attualmente portando avanti interventi multisettoriali per i gruppi più vulnerabili: supporto psicosociale per adulti, bambini e bambine ed educazione e sensibilizzazione sui rischi derivanti da mine e ordigni inesplosi. Nel settore WASH (acqua, servizi sanitari e igiene), siamo impegnati nella distribuzione di kit per l’igiene personale per donne e anziani in condizioni di vulnerabilità, nella riabilitazione di infrastrutture quali cisterne idriche, servizi igienici, sistemi di filtraggio dell’acqua e impianti idrici in centri medici e di riabilitazione. Stiamo inoltre fornendo assistenza finanziaria alle famiglie con fabbisogni di salute e protezione. Infine, stiamo contribuendo attivamente alla risposta umanitaria di preparazione all’inverno, tramite la distribuzione di legna e stufe elettriche ai gruppi più vulnerabili, ma anche di kit invernali comprendenti giacche, maglioni, scarpe, guanti e coperte. 


L’intervento di WeWorld in Ucraina è possibile grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Swiss Agency for Development and Cooperation (SDC), ChildFund Alliance (CFA), Ukraine Humanitarian Fund (UHF), ALSTOM Foundation, Regione Emilia-Romagna, Legacoop e le sue cooperative aderenti, e tante aziende e persone che ci stanno sostenendo. 

Per chi vuole aiutarci, qui è possibile donare.