Il percorso di capacity building dedicato alle amministrazioni locali sui processi di territorializzazione dell’Agenda 2030, stakeholder engagement e partecipazione cittadina: il racconto della nostra azione. 

Negli enti territoriali quanto è conosciuta l’Agenda 2030, nelle tre dimensioni della sostenibilità, nei suoi obiettivi, target e indicatori? Quanto è integrata e monitorata negli strumenti di pianificazione territoriali? A che livello è recepita la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, e quanto è considerata strategica all’interno delle amministrazioni? Quanto e come cittadinanza, giovani e altri stakeholders sono coinvolti nella co-definizione di strategie, agende e piani territoriali per l’Agenda 2030? Queste sono solo alcune delle domande che hanno guidato gli incontri formativi e di networking “#AllSDGsAreLocal”, realizzati nell'ultimo anno in diversi Comuni dell’Emilia-Romagna e Lombardia. 

Le ragioni del nostro intervento

Come WeWorld promuoviamo la giustizia sociale e ambientale a tutti i livelli, mettendo al centro chi è ai margini: per farlo, da diversi anni e in diversi territori sviluppiamo un’azione di capacity-building rivolta sia ai giovani che ad amministrazioni locali. Ci impegniamo a creare canali, processi ma anche spazi per dare voce all’attivismo cittadino e per favorire la partecipazione, il dialogo e il confronto tra giovani e istituzioni. 

Le autorità locali sono chiamate a mettere in atto modelli complessi di governance integrata, multistakeholder e multilivello, per perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, raggiungere la neutralità climatica, e avvicinare la cittadinanza alle istituzioni rafforzando così la democrazia rappresentativa. Nel 2022, a partire dal Rapporto Territori 2021, abbiamo pubblicato insieme ad ASviS il report La territorializzazione dell’Agenda 2030 in Emilia-Romagna e Lombardia. Nelle sue conclusioni il documento individua tre raccomandazioni per le autorità locali che vogliano perseguire la via della sostenibilità con il coinvolgimento e la partecipazione attiva della cittadinanza nel disegno e realizzazione di strategie e agende territoriali:  1) Equa rappresentatività dei diversi stakeholder e territori (imprese, ONG, associazioni, movimenti, università, istituti di istruzione, ricerca, ecc.); 2) Continuità, metodo e tempestività dell’applicazione delle strategie; 3) Superamento del gap generazionale

Il gap generazionale va superato non solo per avere politiche più efficaci e significative, ma anche per avvicinare i giovani alla politica e contrastare l’assenteismo elettorale: sono proprio le giovani generazioni ad essere maggiormente preoccupate, informate, attive e responsabili per il cambiamento climatico e la giustizia sociale e ambientale. Secondo un’indagine di WeWorld del 2022, il 71% dei giovani in Italia vuole partecipare alle decisioni politiche a livello locale: la partecipazione politica è considerata importante per diversi temi, ma l’ambiente è il tema che più interessa (scelto dal 46% dei rispondenti) seguito dai diritti civili (35%), e il tema della discriminazione (30%). Tuttavia, quasi la metà dei rispondenti (45%) pensa che la partecipazione non cambia le cose, e appena il 35% dichiara di avere fiducia nei governi locali – contro il 53% di media degli altri 4 Paesi Europei oggetto dell’indagine. 

Sulla base di questi dati, abbiamo disegnato azioni formative in ottica multistakeholder, svolgendo un ruolo di “ponte” fra giovani e istituzioni. Svogliamo questo ruolo nella cornice dell’Agenda 2030 per “promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l'accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli” (SDG 16) e in particolare per “assicurare un processo decisionale reattivo, inclusivo, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli” (sotto-obiettivo 16.7). Le politiche locali per la sostenibilità – nelle sue tre dimensioni economica, sociale e ambientale – possono essere definite tali solo se prevedono il coinvolgimento di diversi stakeholders territoriali. Per questo motivo, sono fondamentali il dialogo, il confronto, la partecipazione e se necessario anche il conflitto con i cittadini e in particolare con i/le giovani   

Capacity building per la costruzione di alleanze

Programmi formativi co-costruiti sulla base dei bisogni delle amministrazioni e dei territori

“Avevo avuto modo di assistere al percorso in altre città e mi aveva colpito la trasversalità degli argomenti che venivano trattati. Mi è sembrato che questa esperienza potesse dare ai partecipanti una modalità condivisa di lavoro basata su degli obiettivi trasversali e, allo stesso tempo, concreti e quantificabili. In questo modo è possibile pensare di costruire progetti insieme al di là delle specializzazioni e delle competenze dei singoli”. Giovanni Fini, Dirigente Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio, Comune di Cesena, co-coordinatore sottogruppo "qualità dell'aria" del gruppo di lavoro Goal 11 di ASviS. 

Il nostro intervento di capacity building sui temi della Territorializzazione dell’Agenda 2030 va avanti da diversi anni: dal 2017 al 2020 il progetto #ShapingFairCities promosso dalla Regione Emilia-Romagna ci ha permesso di mobilitare diversi Comuni del territorio Emiliano-Romagnolo su alcuni SDG chiave quali la parità di genere (SDG5), città e comunità sostenibili (SDG 11), azione climatica (SDG 13), pace, giustizia e istituzioni solide (SDG 16) e partnership per gli obiettivi (SDG 17). Dal 2021 ad oggi, con gli incontri #AllSDGsAreLocal abbiamo continuato la nostra azione formativa e di networking nei Comuni di Bologna, Reggio Emilia, Forlì, Cesena, e anche allargando il nostro intervento nel Comune di Milano. 

La nostra metodologia è quella dell’Educazione alla Cittadinanza Globale, definita dall’UNESCO come «un processo formativo che induce le persone ad impegnarsi per attivare il cambiamento nelle strutture sociali, culturali, politiche ed economiche che influenzano le loro vite». Per questo l’approccio interattivo e laboratoriale è per noi fondamentale per dare la possibilità ai partecipanti degli incontri non solo di apprendere criticamente temi, approcci e strumenti, ma anche di applicare conoscenze e competenze acquisite nella pratica lavorativa. 

Grazie ad un approccio basato sulla co-progettazione, abbiamo adattato le singole offerte formative alle necessità dei territori e delle amministrazioni. Il bisogno formativo su cui siamo intervenuti in tutti i territori è stato quello di diffondere la cultura della sostenibilità a livello tanto strategico di consigli comunali e assessorati, quanto tecnico-operativo all’interno dei settori, direzioni e aree di lavoro. 

“Territorializzare i 17 Goals può facilitare molte opportunità multi-livello: per gli Enti pubblici permette di rafforzare le proprie politiche di settore "a silos” e innovare metodi di programmazione per integrare i 169 target intersettoriali; Per i giovani e cittadini per conoscere di più il proprio contesto, co-apprendere in una prospettiva locale-globale, valorizzare i propri impegni sul territorio ed esprimere in modo creativo e co-responsabile nuove proposte, lavorando su progetti mirati di cambiamento trasversale per il presente e il futuro a livello locale". Walter Sancassiani, CEO e fondatore di Focus Lab. 

Abbiamo quindi coinvolto diversi/e speakers ed esperti/e per spiegare l’Agenda 2030, la sua logica e i suoi obiettivi, e lo stato dell’Arte sul suo raggiungimento a livello territoriale, regionale e nazionale. Negli incontri realizzati a Forlì e Cesena, abbiamo spiegato le basi dell’Agenda 2030, la sua logica e i suoi obiettivi, e lo stato dell’Arte sul suo raggiungimento a livello territoriale, regionale e nazionale; abbiamo anche coinvolto Focus Lab, società specializzata su questi temi, per realizzare e facilitare alcune sessioni laboratoriali su temi specifici legati agli interessi e le necessità di ogni amministrazione: dall’integrazione degli SDGs negli strumenti di pianificazione territoriale (e in particolare: DUP, PEG, PUMS, PAESC), alla misurazione e monitoraggio delle politiche per lo sviluppo sostenibile, fino ai processi di stakeholder engagement e il coinvolgimento delle nuove generazioni nelle politiche locali per la giustizia sociale e ambientale.  

Nei territori di Bologna e Milano abbiamo approfondito il tema della partecipazione giovanile alle politiche per la giustizia sociale e ambientale sperimentando il format di Chiacchierata Attivista: un incontro facilitato da WeWorld volto a creare un’occasione di formazione e confronto interattiva, aperta e partecipata. Chiacchierata Attivista si rivolge quindi non solo a referenti di enti locali, ma promuove dialogo e riflessione con esperti/e tematici/e, società civile, movimenti ambientalisti e cittadinanza. 

Più di 30 relatori e relatrici, formatori e formatrici e stakeholders hanno reso possibile a diversi livelli i percorsi avviati fino ad ora: 

Rossella Ibba (Comune di Forlì), Serena Nesti (Comune di Forlì), Fabrizio Chinaglia (Comune di Forlì), Giovanni Fini (Comune di Cesena), Tiziana Occhino (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Barbara Guarniero (Comune di Reggio Emilia), Walter Sancassiani e Francesca Manzini (FocusLab), Enzo Bertolotti (Comune di Parma), Benedetta Bressan (Extinction Rebellion Bologna), Anna Lisa Boni (Comune di Bologna), Patrizia Bianconi (Regione Emilia-Romagna), Gaia Romani (Comune di Milano), Francesca Cucchiara (Comune di Milano), Luca Paladini (Regione Lombardia), Paolo Cottini (Regione Lombardia), Gabriele Bollini, Marica de Pierri (Associazione a Sud), Chloé Bertini (Ultima Generazione), Lucrezia Iurlaro (Associazione Tocca a noi), Francesco Purpura (Associazione Rob de Mat), Eleonora Mastrippolito (Associazione Officine Italia), Giorgia De Giacomi (Comune di Bologna), Michele D’Alena (Fondazione Innovazione Urbana), Pasquale Pagano (Extinction Rebellion Bologna), Aldo Riboni (Ultima Generazione), Michela Mazzucchi (Be A Change Maker), Marirosa Iannelli (Italian Climate Network), Giorgio Santini (Alleanza Italiana per lo sviluppo Sostenibile), Francesca Lucchi (Comune di Cesena), Silvia Degli Angeli (Comune di Cesena), Silvia Iacuzzi (Comune di Cesena). 

“Dal 2019 sto lavorando sullo sviluppo sostenibile all'interno del Comune di Cesena e dell'Unione Valle Savio, con particolare riferimento all'individuazione e misurazione del contributo che, come enti, stiamo dando all'attuazione degli SDG dell'Agenda 2030. Questo percorso è molto complesso e credo che abbiamo ancora tanto bisogno anche solo di lavorare sulle basi, sulla diffusione all'interno dei nostri enti di una cultura condivisa sul tema dello sviluppo sostenibile. Il corso ci ha aiutato ad uscire dalla logica dove ciascuno fa la sua parte senza sapere cosa stanno facendo gli altri. Per contribuire allo sviluppo sostenibile è certo, infatti, che dobbiamo lavorare in squadra, a partire dal nostro piccolo, nei nostri enti, e risalendo i vari livelli strategici: regionale, nazionale, europeo, mondiale”. Silvia Degli Angeli, responsabile pianificazione e controllo Comune di Cesena.

Sfide e prossimi passi

#AllSDGsAreLocal è un percorso costante e continuativo, che apre le porte ad ulteriori azioni verso una governance integrata, multistakeholder e sostenibile. Dopo diversi anni di esperienza sul tema della territorializzazione degli SDGs, sono diverse le sfide ancora aperte:

  • La necessità di una più marcata volontà politica di integrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile negli strumenti di programmazione territoriali di tipo strategico (DUP) e operativo (PEG), così come nei programmi elettorali.
  • L’esigenza di avere conoscenze, competenze e risorse idonee a mettere in atto processi di stakeholder engagement e di partecipazione cittadina significativi per la co-definizione di politiche per lo sviluppo sostenibile, anche nell’ottica di avvicinare i giovani alle istituzioni e di guadagnare credibilità elettorale.
  • L'urgenza di accelerare il lavoro di diffusione della cultura della sostenibilità all‘interno delle amministrazioni, in termini di monitoraggio e misurazione degli impatti economici, sociali e ambientali generati dalle politiche, ma anche di maggiore integrazione e coerenza fra le politiche per lo sviluppo sostenibile nei diversi livelli (nazionale, regionale e locale).  

La sfida è quella di coinvolgere soprattutto i giovani nella costruzione di progetti per il futuro sostenibile della comunità. Mi rendo conto che gli interlocutori della pubblica amministrazione sono spesso una cerchia ristretta di cittadini e cittadine appassionati alla partecipazione civica o che protestano perché si sentono particolarmente impattati delle decisioni dell'amministrazione. La gran parte dei giovani sono però persone attive e sensibili ai temi ambientali e della sostenibilità con uno sguardo verso il futuro. Purtroppo, quando si tenta di coinvolgerli al di fuori di attività legate al curriculum scolastico, sono invece assenti: credo che poter lavorare insieme sia una vera sfida. Giovanni Fini, Dirigente Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio, Comune di Cesena e co-coordinatore sottogruppo "qualità dell'aria" del gruppo di lavoro Goal 11 di ASviS.

Queste sfide devono essere affrontate in modo continuativo ma anche dirompente, per arrivare preparati agli appuntamenti elettorali, come le Elezioni Europee che si terranno a giugno 2024. Come WeWorld, ci impegniamo in un’azione concreta e continuativa di avvicinamento di cittadinanza e istituzioni su questi temi: per il futuro prossimo abbiamo quindi in programma due appuntamenti per continuare creare dibattito pubblico tra autorità locali, società civile, giovani attivisti/e per parlare collettivamente di partecipazione e giustizia sociale e ambientale.  

- 19 Maggio 2024: una nuova Chiacchierata Attivista nel Comune di Milano, con focus su attivismo ed elezioni europee in occasione del WeWorld Festival di Milano (17-19 maggio) 

- Ottobre 2024: un Evento istituzionale nazionale di networking e scambio sulla territorializzazione SDGs e la partecipazione giovanile - in occasione del WeWorld Festival di Bologna  

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Il percorso #AllSDGsAreLocal è promosso da WeWorld nell'ambito dei progetti “People & Planet: A Common Destiny”, co finanziato dalla Commissione Europea (DG DEVCO) con il programma DEAR (Development Education and Awareness Raising Programme), e “Azioni in Rete per lo Sviluppo Sostenibile”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell'ambito dell'Avviso pubblico per proposte di iniziative a supporto dell'attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile - Vettore "Cultura della sostenibilità" (SNSVS3).