Il racconto delle attività di My Resistance e My Participation, due progetti che hanno permesso ai giovani di incontrarsi e parlare di temi di attualità in Italia e non solo.
*Le attività sono state realizzate con la collaborazione di cinque studenti e studentesse del corso in “Competenze di Cittadinanza Globale” dell’Università di Bologna. Oltre a collaborare e partecipare alle attività Elena Franchini, Mattia Martini e Ivan Petrovic Poljak hanno aiutato nella redazione dell'articolo*
Migrazioni, cambiamento climatico, diritti, diseguaglianze, scuola, problematiche abitative, lavoro non pagato e storia presente e passata dell’Unione Europea: qual è la connessione tra questi temi? A dare una risposta ci hanno provato i partecipanti dei laboratori dei progetti My Resistance My Democracy e My Participation Revolution.
I due progetti mirano a promuovere un processo educativo per i giovani tra i 15 e i 25 anni, articolato in diverse fasi, che iniziano a livello locale e nazionale e si estendono successivamente a livello europeo. L'obiettivo di questi progetti è stimolare i giovani a riflettere sui processi politici e culturali che hanno caratterizzato la storia dell'Unione europea a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, nonché a considerare le richieste di cambiamento sociale e ambientale.
I progetti
"My Resistance My Democracy" si basa sulla memoria della Resistenza partigiana al nazi-fascismo e sulla transizione verso la democrazia. Il progetto mira a promuovere una riflessione sulle attuali valori e aspirazioni che spingono i giovani a resistere, impegnarsi e agire.
"My Participation Revolution" si concentra invece sul prossimo appuntamento elettorale delle elezioni europee del 2024. Questo progetto intende coinvolgere i giovani nel processo decisionale e incoraggiarli a esprimere le proprie opinioni e le proposte di cambiamento che ritengono importanti.
All’interno dei due progetti europei, sono stati organizzati 8 laboratori artistico-espressivi, da WeWorld a Bologna nei mesi di marzo, aprile e maggio e 2 Conferenze nazionali a giugno, con più di 100 ragazzi e ragazze, per dibattere sulle tematiche che stimolano la loro voglia di attivarsi e promuovere un cambiamento positivo nella società.
I laboratori
2 laboratori di web radio a Spazio di Opportunità (quartiere Reno)
Grazie a Giacomo Tarsitano, Consigliere Comunale a Bologna, i partecipanti e le partecipanti hanno esplorato la radio come strumento di comunicazione, racconto e testimonianza. Durante i laboratori i giovani hanno appreso le basi per comunicare efficacemente un messaggio creando annunci radiofonici per sensibilizzare la partecipazione attiva dei loro pari e delle loro pari, e spot elettorali per mobilitare l’opinione pubblica su tematiche come la parità di genere e il cambiamento climatico.
2 laboratori di teatro a Camere d’Aria (quartiere San Vitale)
Seran Vrana, educatore e formatore teatrale, ha utilizzato tecniche della metodologia dell’oppresso per spronare i partecipanti a riflettere sulle forme di oppressione che percepiscono nella loro quotidianità, come la tendenza a seguire ciecamente ciò che gli viene imposto. Attraverso il corpo hanno cercato modi creativi e artistici per resistere e partecipare, individuando i propri desideri per un futuro migliore.
2 laboratori videomaking a Fattoria Urbana (quartiere Pilastro)
I laboratori di video-making con la partecipazione di Andrea Mangone, autore per Fanpage, hanno guardato alle forme di comunicazione politica attraverso l’uso del video. A partire poi dalle domande "Per cosa bisognerebbe resistere al giorno d'oggi?” e “Cosa chiederesti a un politico per far sì che la comunità adotti stili di vita sostenibili?” si è instaurato un dibattito che ha permesso ai partecipanti di esprimere i loro punti di vista e di creare brevi video per raccontare le loro risposte.
2 laboratori di musica al GRAF (quartiere San Donato)
I cantanti ed educatori Manuel Simoncini (in arte Kyodo) e Manuela Merlo hanno coinvolto i partecipanti e le partecipanti a riflettere sulle sfide attuali attraverso la musica e la scrittura. I giovani e le giovani, individuate le questioni su cui volevano riflettere, hanno cercato di proporre soluzioni attraverso la scrittura di testi musicali. Le loro idee sono state incorporate in un brano che è stato registrato ed eseguito alla fine del laboratorio.
Attraverso i laboratori di My Resistance My Democracy e My Participation Revolution i giovani partecipanti hanno avuto l'opportunità di esplorare e confrontarsi con le sfide attuali, cercando connessioni e soluzioni. Questi momenti di riflessione e creatività hanno promosso la cittadinanza attiva, la memoria storica, l'inclusione e la partecipazione dei giovani ai processi democratici, gettando le basi per un impegno continuo nella costruzione di un futuro più giusto e sostenibile.
Le conferenze
Il 9 e il 20 giugno, presso il Vag 61 in Via Paolo Fabbri, si sono svolte le fasi successive dei progetti europei My Revolution e My Resistance. Circa 60 giovani hanno partecipato agli eventi avendo l'opportunità di discutere e approfondire i valori della partecipazione politica e della Resistenza Partigiana e di come questi possano essere applicati all'attivismo giovanile e alla lotta per i diritti sociali. Alla fine degli eventi i ragazzi e le ragazze hanno creato una lista con una serie di tematiche e istanze che verranno approfondite negli eventi futuri.
Successivamente sono stati invitati diversi esperti per riflettere sulle diverse forme di resistenza nella storia e nella partecipazione politica di ieri di oggi, e della continua lotta per la giustizia sociale e ambientale. I due eventi aperti al pubblico sono stati organizzati con la collaborazione del progetto #ClimateOfChange.
Alla prima conferenza Guido Viale, saggista e sociologo, Simone Ficicchia esponente del più recente movimento di “Ultima Generazione” e Nadia Pagani, membro della storica associazione commemorativa della Resistenza Anpi Pratello si sono confrontati sul cambiamento climatico e le diverse tipologie di resistenze vecchie e nuove.
Alla seconda conferenza, Stefania Peca, ricercatrice presso l'Università di Bologna, Jacopo Colomba, project manager di WeWorld a Ventimiglia ed esperto in Protezione Internazionale e Tutela dei Diritti Umani, e Vanessa Guidi, presidente di Mediterranea Saving Human hanno dibattuto sulla questione dei migranti ambientali.
Il futuro
Per i partecipanti dei laboratori di My Resistance My Democracy e My Participation Revolution, le opportunità non finiscono qui: 40 giovani dall’Italia, parteciperanno a una serie di conferenze internazionali, incontrando giovani dalla Slovenia, dall’Austria e dalla Polonia per scrivere insieme due “Manifesto” di richieste politiche, che andranno a presentare al Parlamento europeo a Bruxelles.
Per scoprire di più sugli appuntamenti e sulle date di questi 2 iniziative visita: My Resistance My Democracy e My Revolution My Participation