La Giornata Internazionale dell’Istruzione - proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la Risoluzione 73/25 – viene celebrata ogni 24 gennaio. Questa ricorrenza è stata istituita dal 2018 per onorare il ruolo dell’istruzione, ponendosi l’obiettivo ribadire il suo ruolo cruciale nella formazione dell’individuo come diritto fondamentale e lo sviluppo di società più sostenibili. La sfida centrale rimane affrontare e risolvere il problema della mancanza di accesso all'istruzione a livello globale. Questo perché l'istruzione offre a bambini e bambine una solida occasione per uscire dalla povertà attraverso un percorso educativo e didattico e di esprimersi al meglio per un futuro promettente.

Il 2022 sarà quindi la quarta ricorrenza della Giornata Internazionale dell’Istruzione il cui tema sarà: “Cambiare rotta, trasformare l'istruzione". Secondo l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) la tutela, il diritto e l’accesso senza barriere all’istruzione sono un pilastro di fondamentale importanza per raggiungere la pace, lo sviluppo sostenibile e facilitare il dialogo interculturale. In vista del raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, si porrà anche quest’anno l’accento sulla necessità di migliorare la qualità dell’istruzione, di renderla equa ed inclusiva, ma soprattutto accessibile a tutti. Ingredienti senza i quali nessun paese sarà in grado di raggiungere l'uguaglianza di genere e di spezzare il ciclo di povertà che sta lasciando indietro milioni di bambini, bambine, giovani e adulti.

Le recenti nuove restrizioni di fine anno 2021 e la scia indelebile lasciata dallo scoppio della pandemia da Covid-19 ad inizio 2020, rendono ancora più cruciale ed importante questa ricorrenza ed i suoi obiettivi. Con la chiusura di scuole, università e di altre istituzioni per l’apprendimento, l’interruzione di molti programmi di alfabetizzazione e la DaD, il ruolo della formazione è mutato sensibilmente ed ha avuto (ed avrà) ripercussioni negative sulle giovani generazioni.

Il tema 2022 - Cambiare rotta, trasformare l'istruzione - della Giornata Internazionale dell'Istruzione 2022 rappresenterà quindi ancor più un’occasione concreta di dialogo. Discutere su cosa manca e cosa serve per garantire a tutti e tutte l’istruzione necessaria, coniugare sforzo pubblico e privato, enfatizzare il ruolo degli insegnanti, sfruttare le opportunità del mondo digitale e le sue tecnologie, sono solo alcune delle riflessioni di questo 24 gennaio.

Riflessioni che accomunano anche l’impegno di WeWorld in ambito nazionale sulla centralità dell’istruzione e la sua necessità di rinnovo. Le nostre proposte per la scuola di oggi e domani, incluse nel nostro report La scuola che verrà del 2021, spaziano in diversi ambiti scolastici ma hanno il comune fine di rendere la scuola più inclusiva, efficace dal punto di vista formativo a ed aperta a tutti. Dei 7 suggerimenti presenti nel report vale la pena menzionarne alcuni, molto vicini al topic 2022 del 24 gennaio cambiare rotta, trasformare l'istruzione”:

  • Estensione obbligo d'istruzione dalla fascia 6-16 alla fascia 3-18, garantendo i benefici dell’educazione della prima infanzia a tutti i bambini/e, con conseguenze positive nel lungo periodo negli apprendimenti e nelle performance educative nei successivi ordini di scuola.
  • Rimodulazione del calendario scolastico, con la riduzione delle vacanze estive e l’inserimento di vacanze distribuite in maniera più uniforme durante l’anno scolastico, in modo da garantire maggiore continuità didattica e relazionale e quindi prevenire l’abbandono scolastico.
  • Introduzione della figura del “Dirigente del tempo extra-scuola”, incaricato del potenziamento dell’offerta formativa e dell’organizzazione di attività extracurricolari, in collaborazione con il Terzo Settore per accrescere le opportunità di apprendimento e di crescita personale di bambini, bambine e ragazzi, specie dopo le privazioni dovute ai ripetuti lockdown.

WeWorld è altresì attiva con la campagna #Riempiamoibanchi.

La povertà educativa può riguardare Paesi come il nostro o situazioni lontanissime e inimmaginabili per noi. Per combatterla, servono progetti integrati e adatti ai diversi contesti.  Riempire i banchi è una missione che portiamo avanti in Italia e nel Mondo per costruire il mondo del futuro.

Lo facciamo in Italia con un Programma Nazionale Contro la Povertà Educativa, presente oggi in 11 territori da Nord a Sud. Promuovere l’inclusione e contrastare la dispersione scolastica sono gli obiettivi cardine del nostro intervento, dando sostegno soprattutto nel passaggio critico tra le medie e le superiori e rendendo partecipe l’intera comunità educante, composta anche dai genitori.

Lo facciamo anche in altri 24 Paesi. La Cambogia, ad esempio, è uno dei Paesi più problematici dell’area asiatica per quanto riguarda il livello di povertà e di dispersione scolastica. WeWorld ha incentrato qui i suoi programmi sull’educazione e la protezione dei diritti dell’infanzia e dei migranti già dal 2009. In questo contesto, il sostegno a distanza SAD offre il supporto e l’aiuto necessario, prevenendo l’abbandono scolastico precoce e garantendo a ragazze e ragazzi un’istruzione, un pasto caldo e le cure mediche necessarie per assicurare loro un futuro fatto di scelte e non di obblighi e costrizioni.