Il Burkina Faso affronta da anni una grave crisi umanitaria in cui l’intreccio di diversi fattori ostacola la sicurezza alimentare di milioni di persone: la crisi in corso che forza le persone a scappare dalle loro case; le persone che scappano lasciando tutto indietro, compresa la propria terra, prima fonte di sostentamento; l’alternarsi di alluvioni e cicli di siccità che rovinano la produzione dei terreni; la mancanza di opportunità per generare un reddito.

Nel comune di Pabré, nella zona periurbana della capitale Ouagadougou, grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna e insieme a partner Burkinabé e internazionali abbiamo avviato l’iniziativa CORE – Coltivare la Resilienza in Burkina Faso, con l’obiettivo di migliorare lo stato nutrizionale e la sicurezza alimentare delle famiglie in condizioni di maggiore vulnerabilità, promuovendo l’utilizzo di un’agricoltura sostenibile.

CORE – Coltivare la Resilienza in Burkina Faso

Il nostro progetto ha raggiunto quasi 200 famiglie (oltre 1.370 persone) a Pabré, sia di piccoli agricoltori che di nuclei senza accesso alla terra. La maggior parte delle persone coinvolte sono sfollate interne e donne.

Leattivitàdel progetto affiancano al supporto diretto la formazione, per rendere l’intervento più sostenibile nel lungo periodo. Per le famiglie di piccoli agricoltori a Zibako, sono stati forniti sistemi di irrigazione goccia a goccia. Per le famiglie senza accesso alla terra, sono state organizzate sessioni di formazione sulla coltivazione fuori-suolo seguite dalla distribuzione di kit per l’avviamento di questo tipo di agricoltura, che comprendono le tavole su cui piantare. Entrambe queste iniziative hanno permesso alle persone coinvolte di avviare o migliorare la propria produzione agricola, con effetti diretti sulla sicurezza alimentare e la generazione di reddito.

Konfe Risnata, che risiede in uno dei siti per persone sfollate di Pabré, ha partecipato alla nostra formazione sull’agricoltura fuori-suolo e ci racconta gli effetti che ha avuto per lei:

Dopo la formazione ero contenta delle conoscenze e dei materiali ricevuti, ma devo ammettere che ero anche molto scettica all’idea che 2 tavole di 2 m² ciascuna potessero cambiare la mia quotidianità. Poi ho provato a coltivarci le foglie di amaranto e l’acetosa, e la mia grande sorpresa è stata vedere che in realtà la produttività delle tavole era notevole. Infatti, non avevo più bisogno di comprare queste piante al mercato: ne avevo in abbondanza, e soprattutto di qualità, grazie alla produzione senza pesticidi e insetticidi. Risparmio così almeno tra 500 e 1 000 FCFA a settimana e, visto che l’acetosa e l’amaranto possono produrre per due mesi sulle tavole prima di essere sostituiti, si tratta di un bel risparmio.”

Anche la signora Kabore, residente della comunità ospitante di Pabré, ci racconta le sue impressioni:

Abbiamo piantato spinaci sulle nostre tavole. La produzione è stata davvero interessante. Non mi aspettavo un tale successo su una tavola così piccola. Non posso valutarne economicamente la produzione, ma per me è già enorme. Per noi sfollati interni l’accesso alla terra è molto difficile e vedere tavole che producono in questo modo è molto incoraggiante. Poi le tavole sono facili da intrattenere. Infatti, non c’è bisogno di spostarsi o chinarsi per occuparsene. Sono molto soddisfatta.

Un’altra componente dell’iniziativa, che ne determina la portata nel tempo, è stata che lo staff tecnico dei partner Burkinabé è stato incluso in formazioni su temi di inclusione sociale, agroecologia (in particolare coltivazione fuori-suolo e compostaggio) e la gestione sostenibile dell'acqua tramite sistemi di irrigazione a goccia.

Un ponte tra Burkina Faso ed Emilia-Romagna

Il progetto CORE non si limita all'intervento sul campo in Burkina Faso, ma si estende anche all'Emilia-Romagna attraverso attività di sensibilizzazione. Collaborando con i partner Boorea e DEAFAL, ci impegniamo a riportare in Italia le esperienze imparate in Sahel. Attraverso eventi come il WeWorld Festival Bologna e altre iniziative culturali miriamo ad accrescere la consapevolezza dei cittadini dell’Emilia-Romagna sul legame cruciale tra cambiamenti climatici, sicurezza alimentare e migrazioni. Inoltre, vogliamo promuovere una responsabilità condivisa a livello globale, incoraggiando una riflessione sull'interconnessione delle sfide attuali e sul fatto che le nostre scelte quotidiane possono influenzare la vita di comunità distanti.

L’impegno di WeWorld in Burkina Faso

WeWorld ha una presenza consolidata in Burkina Faso sin dal 1985. Il nostro impegno si concentra principalmente sull’accesso alla sicurezza alimentare, la nutrizione, i mezzi di sostentamento e la protezione delle comunità. Siamo presenti con i nostri uffici a Ouagadougou, e nelle zone settentrionali del Paese a Gorom e Djibo. Scopri di più sull’impegno di WeWorld in Burkina Faso: https://www.weworld.it/cosa-facciamo/progetti-nel-mondo/burkina-faso

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