
Dal 21 al 23 novembre 2025, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), torniamo a scendere in campo insieme a Lega Serie per dire basta a tutte le forme di violenza contro le donne con la campagna “Un Rosso alla Violenza”, per ribadire un messaggio chiaro:
la violenza sulle donne non è solo fisica, ma ha tante forme, e possiamo combatterla solo insieme, tutti e tutte, ogni giorno.
In occasione della 12ª Giornata di Campionato, tutti i campi della Serie A Enilive si coloreranno di rosso: il simbolo della campagna #UnRossoAllaViolenza richiama il cartellino rosso, per dare un forte segnale di vicinanza a tutte le donne vittime di abusi e sostenerle nel percorso di fuoriuscita dalla violenza, per combattere insieme la paura che vivono ogni giorno.
Durante tutto il weekend, il gesto simbolico del cartellino rosso unito al messaggio di WeWorld e Lega Serie A diventerà un invito collettivo all’azione, rivolto non solo al mondo dello sport ma a tutta la società.
In Italia, infatti, 1 donna su 3 è vittima di violenza nel corso della vita (dati Istat).
La violenza non ha una sola forma
Con “Un Rosso alla Violenza”, insieme a Lega Serie A vogliamo ricordare che la violenza può essere fisica, psicologica, economica, sessuale, digitale o domestica.
Può manifestarsi nel silenzio, nel controllo, nella svalutazione o nella dipendenza economica.
Riconoscerla è il primo passo per sradicarla.
Secondo la nostra indagine condotta in collaborazione con Ipsos Ciò che è tuo è mio, 1 donna su 2 (49%) dichiara di aver subito nella vita almeno un episodio di violenza economica: una delle forme più diffuse, ma anche tra le meno riconosciute.
Nel 2025, secondo i dati del Ministero dell’Interno, 73 donne sono state uccise nei primi nove mesi dell’anno, di cui 60 in ambito familiare o affettivo e 44 per mano del partner o ex partner.
“Con la campagna #UnRossoAllaViolenza, abbiamo l’opportunità di parlare direttamente a un ampio pubblico maschile, invitandolo a riflettere sul proprio ruolo nel contrastare la violenza di genere”, dichiara Marco Chiesara, Presidente di WeWorld .“È tempo di spostare il focus dalla responsabilità delle vittime a chi può davvero fare la differenza: chi osserva e chi agisce. Dobbiamo dire NO alla normalizzazione di comportamenti inaccettabili e promuovere una cultura basata sul rispetto e sulla fiducia.
Da 15 anni, lavoriamo per contrastare la violenza di genere, intervenendo sul campo per aiutare ogni giorno chi è a rischio e affiancando a questo un intenso lavoro di sensibilizzazione, che comprende la ricerca e campagne come questa.
Iniziative come #UnRossoAllaViolenza ci permettono di uscire dalla nostra bolla e portare questo messaggio a tutte e tutti, costruendo insieme una società più giusta e inclusiva”.
Un gesto comune, un impegno condiviso
Durante il weekend del 21–23 novembre, la campagna sarà protagonista in tutti gli stadi di Serie A, sui maxi-schermi e nei canali digitali della Lega e dei Club.
Come ogni anno, la mobilitazione proseguirà anche sui social, dove squadre, tifoserie, professioniste e professionisti del calcio, media e cittadine e cittadini saranno invitati a condividere una foto con il segno rosso sul viso, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, accompagnata dall’hashtag #UnRossoAllaViolenza.
In occasione della partita Roma–Cremonese, inoltre, realizzeremo insieme a Serie A una speciale attività di coinvolgimento del pubblico: “Come immagini un mondo senza violenza sulle donne?”
Un momento intimo e partecipativo per raccogliere testimonianze e visioni dei tifosi e delle tifose. Un’attività già realizzata in occasione della Coppa Primavera a Milano, dove le frasi più significative come “Un mondo dove posso sentirmi libera, e non solo forte” o “Dove mia madre non deve più dirmi: stai attenta”, sono diventate parte di una narrazione collettiva, simbolo di un impegno che parte dagli spalti e arriva fino ai territori.
Questa iniziativa continua per mantenere viva la conversazione, coinvolgere le persone e contribuire concretamente a costruire un mondo senza violenza.



