Per le donne che subiscono violenza – oltre 6 milioni in Italia - è spesso difficile raccontare le loro storie. E quando lo fanno quasi sempre il loro coraggio resta invisibile, perché metterci la faccia significa spesso mettere in pericolo se stesse o i loro figli.

Con la campagna #maipiùinvisibili possiamo restituire loro voce e visibilità. Prestando il tuo volto fai in modo che le loro storie non siano PIÙ INVISIBILI.

Raccontare queste storie è importante per mandare un messaggio alle donne che vivono ancora nella violenza: uscirne è possibile!

Cosa puoi fare?

Puoi condividere sui tuoi profili social la storia di una delle donne che abbiamo aiutato attraverso i nostri Spazi Donna, nati con l’obiettivo di far emergere situazioni di disagio sociale e favorire il reinserimento e l’orientamento ai servizi di donne vittime di violenza o in situazioni di difficoltà.

Scopri chi ha partecipato.

Scegli una della storie sotto;

scrivi "Io sono + nome donna" sulla mano;

scattati una foto dove la scritta sia ben visibile (come negli esempi sotto) e pubblicala su Facebook o Instagram, taggandoci (Facebook: @WeWorldOnlus Instagram: @weworld.onlus) con il testo della storia:

Giulia

La mia storia con il mio ex marito è iniziata solo due anni fa, ma li sento pesare come macigni. 
“Sei stupida”, “non sai fare niente”, “dammi il tuo cellulare”. A ripensarci oggi, non so spiegarmi come ho potuto sopportare gli insulti, i divieti, gli schiaffi e gli spintoni; anche mentre ero incinta.  So solo che avevo paura e che ormai ero isolata dal resto del mondo. Puntualmente arrivavano le sue scuse e io ho voluto crederci, finché non ho potuto più. 
Quando ha iniziato a rivolgere le sue grida anche a nostra figlia Isabella, ho raccolto tutto il coraggio del mondo, ne ho parlato con la mia famiglia e poi ho chiesto aiuto allo Spazio Donna di WeWorld. Io e Isabella, che tra poco compirà un anno, siamo scappate insieme. 
Gli schiaffi e gli insulti del mio ex marito continuano a perseguitarmi nei miei incubi. Forse anche in quelli della mia bambina, ma ci siamo salvate. Sono stata fortunata perché sono stata ascoltata in tempo.  

Quella che vedi non è la faccia di Giulia, è chiaro, ma ora lei e la sua storia non saranno più invisibili. Oggi sono qui a chiederti di aiutare a ridare voce e visibilità alle altre donne vittime di abusi: manda un SMS al 45590 per tenere aperti gli Spazi Donna di @weworld.onlus e far sparire la violenza. #MaiPiùInvisibili  

Marta

Ogni mattina quando mi sveglio mi ricordo che sono viva per miracolo.
La sera in cui mio marito mi ha tirato addosso una bottiglia di vetro e ha cercato di picchiarmi con una mazza, ero convinta che sarebbe stata la mia ultima sera.

Amavo un’altra persona, ma le preghiere di mio marito e l’amore per miei figli mi hanno convinta a restare con lui. Da quel momento la mia vita è diventata un inferno: non potevo fare più nulla da sola, nemmeno andare in bagno. E la sua violenza continuava ad aumentare. Quando l’ho denunciato ero piena di paure e sensi di colpa, mi sentivo sola e giudicata, ma allo Spazio Donna di WeWorld a Scampia mi hanno aiutata a capire che non era così e che, anche se non sembra, c’è sempre una soluzione.
Quella che vedi non è la faccia di Marta, è chiaro, ma ora lei e la sua storia non saranno più invisibili. Oggi sono qui a chiederti di aiutare a ridare voce e visibilità alle altre donne vittime di abusi: manda un SMS al 45590 per tenere aperti gli Spazi Donna di @weworld.onlus e far sparire la violenza. #MaiPiùInvisibili