
Il Myanmar ha dichiarato lo stato di emergenza dopo che venerdì 28 marzo è stato colpito da una scossa fortissima di magnitudo 7.7 e una successiva di 6.4, con epicentro a 16 km a nord-ovest di Saigang.
Il Paese sta affrontando una crisi umanitaria senza precedenti, con oltre 3000 vittime e più di 4700 persone ferite. Un bilancio provvisorio destinato ad aumentare, anche a causa dell’alto numero di persone disperse.
Le città maggiormente colpite sono state Mandalay, la seconda città più grande del paese con 1,5 milioni di abitanti, situata a soli 17 chilometri dall’epicentro del sisma, Sagaing, Naypyitaw, Bago e Southern Shan.
Insieme al nostro partner ChildFund Myanmar, e in coordinamento con la risposta umanitaria, stiamo valutando rapidamente i bisogni maggiori nelle aree colpite per attivare la prima riposta all’ emergenza, che consisterà nel portare acqua pulita, garantire rifugi sicuri e fornire supporto psicologico, in particolare per bambini e bambine. AIUTACI
Win May Htway, Direttrice Paese per ChildFund Myanmar, ci racconta dal campo: “C’è un bisogno urgente di fornire assistenza medica, mentre le strutture sanitarie locali sono sovraccariche. Le necessità immediate sono acqua pulita, cibo, rifugi e supporto psico-sociale, in particolare per bambine e bambini.
Le persone sopravvissute temono di rientrare nelle loro case di notte e le strade sono piene di persone che dormono all'aperto. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner locali, come WeWorld, per cercare di offrire supporto immediato alla popolazione.”
ChildFund Myanmar è presente nel Paese dal 2012, con uffici a Mandalay, Kachin, Bago e Yangon.