Il servizio di mobile payment Satispay è al nostro fianco nella difesa dei diritti delle donne, dei bambini e delle bambine. Sostenerci è davvero semplice e a portata di mano: selezionando un importo e cliccando “invia”, direttamente dall’app di Satispay, puoi apportare il tuo contributo.

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La partnership con Satispay  si inserisce nella nostra campagna #maipiùinvisibili, dedicata alle donne vittime di violenza in Italia e nel mondo, in occasione dell’8 marzo. Fino al 15 marzo è possibile sostenerci e proteggere le donne e i loro bambini dalla violenza, donando 2 euro con sms al numero solidale 45597 dai cellulari personali Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile 0 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali.

È sempre più importante raggiungere con canali nuovi persone diverse. Per questo siamo molto felici della partnership con Satispay. Dichiara Marco Chiesara, Presidente di WeWorld-GVC – “Pensiamo che i diritti si conquistino tutti insieme; il problema della violenza contro le donne ci riguarda tutti in prima persona e oggi possiamo fare un gesto concreto per fermarla. I veri cambiamenti si producono solo coinvolgendo la società intera”.

“Proseguiamo, insieme alla nostra community, nel percorso intrapreso a favore di cause importanti nelle quali crediamo profondamente e di cui condividiamo il grande valore umano. È il caso di WeWorld che attraverso i suoi progetti – oltre 150 quelli già realizzati a livello mondiale – sostiene bambini e donne affinché abbiano uguali opportunità e diritti, accesso alle risorse, alla salute, all’istruzione e a un lavoro” ha sottolineato Alberto Dalmasso CEO e co-founder di Satispay. 

I fondi raccolti con #maipiùinvisili sosterranno il nostro programma nazionale contro la violenza sulle donne che comprende il presidio antiviolenza SOStegno Donna all’interno del Pronto Soccorso di un ospedale di Roma e gli Spazi Donna WeWorld-GVC nelle periferie di Napoli (Scampia), Milano (Giambellino) e Roma (San Basilio), e quelli in apertura di Bologna e Cosenza, dove sono accolte ogni anno 1.000 donne vulnerabili, spesso con i loro figli.