
Il nostro progetto RegenerAction nasce dalla necessità di rispondere a un’emergenza che non è più futura, ma presente: la crisi climatica. In Tunisia, i segni dei conseguenti cambiamenti sono evidenti – siccità prolungate, perdita di fertilità dei suoli, desertificazione e degrado delle aree forestali – con impatti gravi sul piano sociale, economico e ambientale.
Nello specifico, l’obiettivo del progetto, avviato nel 2025 e coordinato da Nexus Emilia-Romagna, è favorire una gestione sostenibile delle risorse agro-forestali e promuovere pratiche agricole resilienti nelle aree rurali e costiere, le più esposte agli effetti della crisi climatica. L’iniziativa pone una particolare attenzione all’inclusione delle donne e dei e delle giovani nei processi di trasformazione ecologica, prevedendo interventi concreti, partecipativi e multidimensionali, che integrino tutela ambientale, coesione sociale e promozione del lavoro dignitoso: uno vero e proprio slancio verso la costruzione di un nuovo modello di sviluppo che sia capace di coniugare diritti, inclusione e sostenibilità.
Per tale ragione, il progetto si sviluppa su tre assi principali, ciascuno pensato per generare un impatto duraturo. Innanzitutto, larigenerazione ambientale dell’area forestale di Chott-Mariem, nel centro-est della Tunisia, la quale sarà oggetto di un programma di riforestazione e recupero degli ecosistemi costieri; dopo di che, la creazione di corsi professionalizzanti in agroecologia per produttori agricoli, formalmente riconosciuti e certificati; infine, il supporto ai sindacati, attori chiave per una transizione ecologica che non lasci indietro nessuno, attraverso formazione e scambio di buone pratiche.
Il progetto al WeWorld Festival
RegenerAction sarà presentato ufficialmente in Italia durante il WeWorld Festival – Film e racconti dai margini, una rassegna nata per dare spazio e voce a chi è ai margini del dibattito pubblico, il cui tema di quest’anno seconda edizione è Sentire è un atto politico. La necessità di risvegliare l’empatia – in un contesto globale sempre più interessato da crisi di varia natura e spesso ignorate, conflitti normalizzati e forti ingiustizie – diviene centrale.
In un quadro simile, al progetto RegenerAction e ai temi della crisi climatica, della resistenza dei territori e della rigenerazione ambientale e sociale sarà dedicata una sezione specifica di divulgazione delle attività del progetto e dei risultati attesi dalla sua implementazione. Questo momento è inserito nel fitto programma del festival, che comprende proiezioni di corti, medi e lungometraggi, selezionati in collaborazione con la Cineteca di Bologna, insieme a talk, performance, tavole rotonde e incontri con attivisti, esperti, educatori e giornalisti: qui il programma completo.
Cooperazione e cultura dalla Tunisia all’Italia
Con RegenerAction, rinnoviamo il nostro impegno nel coniugare cooperazione internazionale, giustizia climatica e promozione culturale. L’attività di sensibilizzazione in Italia rappresenta una componente fondamentale del progetto: crediamo infatti che il cambiamento globale debba partire dalla consapevolezza locale e che raccontare le sfide e le soluzioni messe in campo in Tunisia sia un modo per generare connessioni e responsabilità condivise. La scelta di utilizzare la cornice partecipativa del WeWorld Festival nasce dalla convinzione che la cultura sia uno strumento potente per costruire empatia, attivare il pensiero critico e immaginare un futuro diverso.
Il nostro impegno in Tunisia
WeWorld è presente in Tunisia dal 2012 a sostegno delle fasce della popolazione in condizioni di maggiore vulnerabilità, con progetti volti a rafforzare la società civile, l’empowerment femminile e l’inclusione lavorativa e sociale dei giovani. Inoltre, siamo impegnati a rafforzare l’economia sociale e solidale e la governance del paese.
Scopri di più sul nostro lavoro in Tunisia: https://www.weworld.it/cosa-facciamo/progetti-nel-mondo/tunisia
Nexus è attivo in Tunisia dal 2013 quando le attività sono iniziate grazie al partenariato con UGTT sulla promozione dell’Economia Sociale e Solidale. Questo partenariato si è poi ampliato a varie organizzazioni delle società civile permettendo anche di realizzare altri progetti per la promozione del lavoro dignitoso e dello sviluppo sostenibile.