Laboratorio di idee per agire insieme sulle sfide g-locali, verso la definizione di strategie per ampliare la partecipazione giovanile 

Venerdì 31 gennaio 2025, ore 9.30 – 13.30 

Centro Interculturale Zonarelli, Via G. A. Sacco, 14 - Bologna  

Il ruolo delle giovani generazioni nel contrasto delle disuguaglianze globali è centrale, ma chi proviene dai contesti che più subiscono gli effetti delle ingiustizie sociali e climatiche rimane troppo spesso ai margini dei processi che influiscono sulla sua vita. L’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) può rappresentare uno strumento per promuovere la consapevolezza e il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze in condizioni di maggiore esclusione nei processi di sviluppo sostenibile, e valorizzare a pieno il potenziale delle comunità educanti.  

Ma quali sono i presupposti, gli strumenti, le iniziative politiche che potrebbero favorire e consolidare l’intervento educativo e sociale di chi opera nella dimensione extra-scolastica o anima i territori dove più evidenti si manifestano le sfide globali?  

Partendo dal confronto sulle necessità e potenzialità specifiche delle ragazze e ragazzi che abitano quei territori, il laboratorio di idee inaugura un percorso partecipato da attori istituzionali, della società civile, dei movimenti giovanili per potenziare e mettere a sistema iniziative volte a rafforzare il ruolo dei e delle giovani con minori opportunità come attori e attrici del cambiamento.  

Programma 

09:30 - Saluti e introduzione 

09:50 – Che cos’è l’ECG e come può facilitare il protagonismo dei giovani in condizioni di marginalità.  

  • Cos’è l’ECG e quali sono i suoi obiettivi e le sue modalità nei contesti di educazione non formale e informale, con particolare attenzione verso le sfide globali – Interviene il Prof. Massimiliano Tarozzi Cattedra Unesco UNIBO  
  • Come l’ECG, nei contesti di educazione non formale e informale, può facilitare il protagonismo dei giovani in condizioni di marginalità sui temi dello sviluppo sostenibile e delle sfide globali. Interviene Margherita Romanelli, WeWorld. 

10:10 – Inclusione di chi? Confronto collettivo sui giovani da includere e sulle barriere al loro protagonismo. 

10:20 - World-café sui bisogni dei giovani in condizioni di marginalità e della comunità educante 

11:30 – Coffee-break 

11:45 - Quali risposte costruire rispetto ai bisogni individuati? Restituzione in plenaria dei World Café e discussione collettiva su buone pratiche e politiche da implementare. 

13:00 – Conclusioni e prossimi passi. 

L’incontro è aperto alle figure istituzionali, del terzo settore e del volontariato coinvolte in politiche e processi educativi, sociali, di partecipazione, di attivismo per e con le nuove generazioni.  Fondamentale il contributo di operatori e operatrici che agiscono a stretto contatto con e per le nuove generazioni.  

L'iniziativa è gratuita e a numero chiuso, è richiesta l’iscrizione tramite il form di registrazione

Per informazioni: Neva.cocchi@weworld.it - referente progetto Global Districts  

L’evento è promosso dal progetto Global Districts, Localised and Informal Critical Global Citizenship Education for Wider Inclusion and Engagement of European Youth in Local and Global Challenges  

Global Districts si rivolge a giovani meno coinvolti nelle sfide globali, che provengono da situazioni di marginalizzazione sociale e geografica, con l'obiettivo di favorirne una maggiore inclusione come attori di cambiamento all'interno della società. Dalle attività di educazione informale alle scuole di partecipazione civica, il progetto mira a costruire un processo di attivazione della comunità che crei un legame tra il locale e il globale, rivelando come le sfide internazionali (povertà, cambiamento climatico, discriminazione di genere, ecc.) agiscano sulla nostra società e come le comunità locali possano svolgere al meglio il loro ruolo per avere un impatto positivo. 

Progetto co-finanziato dall'Unione Europea (Programma DEAR) e realizzato in Italia da ACRA e WeWorld.