GVC è tra le quattro organizzazioni che lavorano con le donne che abitano nelle comunità più isolate del Nicaragua su temi riguardanti la violenza e i diritti che sono state intervistate da El Nuovo Diario, una delle testate più importanti del paese.  Una ricerca denuncia: "le donne in queste aree non riconoscono la violenza psicologica e economica". Pubblichiamo la traduzione dell'articolo "Mayoría de mujeres del campo no identifican la violencia sicológica", pubblicato il 14 gennaio 2018.

 

 

ABUSO PSICOLOGICO E ECONOMICO: E' VIOLENZA?     La maggior parte delle donne che abitano nelle zone rurali non considera una violenza l’abuso psicologico ed economico. Questo è quello che è emerso da uno studio condotto da quattro organizzazioni in altrettanti municipi del Nicaragua. Irma Di Giacomo, coordinatrice del progetto "PARA! Mujeres rurales libres de violencia", afferma che le donne riconoscono solo alcune forme di violenza, mentre forme come la violenza psicologica ed economica non vengono riconosciute come tali. «Le donne riconoscono la violenza sessuale, la violenza fisica, ma non identificano le altre forme di abusi poiché in questo contesto è abituale essere insultate e umiliate, vedere sottratto il proprio salario o i beni personali. È anche per questo motivo che il progetto si compone di una campagna di sensibilizzazione volta a scardinare tutte le forme di violenza» afferma Di Giacomo.La ricerca sul campo è stata condotta dalle organizzazioni che stanno portando avanti il progetto, tra le quali il Colectivo de Mujeres 8 de marzo; l’Instituto de Investigación y Desarrollo Nitlapán - UCA; Puntos de Encuentro e il Gruppo di Volontariato Civile (GVC). Uno degli obiettivi che accomuna queste organizzazioni è che nelle comunità più isolate le donne prendano coscienza dei propri diritti. Almudena Albert, assistente di progetto, spiega che la ricerca è stata realizzata tra marzo e maggio del 2017, periodo nel quale sono stati fatti 215 sondaggi, 24 interviste e 2 focus group che hanno visto partecipare anche uomini dei municipi di Santa Maria de Pantasma, Muy Muy e Ciudad Dario nella zona nord del paese, e infine a Waslala, Región Autónoma de la Costa Caribe Norte (RACCN). Dalla ricerca è emerso che il 47% degli intervistati (uomini e donne) crede che ogni donna del proprio contesto sia stata vittima di un qualche tipo di violenza almeno una volta nella vita. L'81% delle donne intervistate, invece, percepisce come reale la minaccia di essere aggredita nella propria casa o sul posto di lavoro; e il 25% delle donne ritiene che nel proprio ambiente possano verificarsi casi di femminicidio. Il 72% ha poi affermato che le donne subiscono violenze da parte di membri della propria famiglia.

 

 

IL PROGETTO     Almudena Albert afferma che il progetto ha tre obiettivi fondamentali: prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, garantire supporto legale e offrire sostegno economico per la formazione e l’imprenditorialità, così ché le donne possano avviare la propria attività e avere una fonte di reddito. «Molte donne, infatti, non hanno diritto a un prestito perché hanno bisogno di dare una garanzia e generalmente non la dispongono poiché non hanno nulla intestato a proprio nome. Hanno bisogno di un sostegno economico, ma soprattutto supporto nella formazione – spiega Almudena. - Nitlapán - UCA è uno dei nostri partner di progetto e si occupa della formazione economica, ovvero offre alle donne strumenti economici in modo tale che possano realizzare progetti che le consentano di raggiungere un’indipendenza economica». A febbraio si concluderà il primo anno di progetto, che proseguirà per altri tre anni. L'iniziativa mira a raggiungere direttamente 400 donne e renderle consapevoli dei propri diritti. Il budget di 750.000 euro, co-finanziato dall’Unione Europea, viene e verrà ripartito nei municipi in cui è stata fatta la ricerca. Questi municipi sono stati selezionati in base ai dati dell’Observatorios Voces, i quali nel 2014 hanno registrato 72 casi di femminicidi nel paese, di cui 10 a Matagalpa, 10 a Jinotega e 11 in RACCN. Nel 2016, invece, questi dipartimenti hanno registrato da soli il 20% di tutti i femminicidi del Nicaragua, mentre gli ultimi dati del 2017 parlano di 51 femminicidi, di cui la maggior parte nel Nord del paese.

 

 

COSA SI INTENDE PER VIOLENZA PSICOLOGICA?     La legge 779, Ley Integral Contra la Violencia hacia las Mujeres, identifica come violenza economica e finanziaria un atto od omissione che implica danni, perdite, furti e distruzioni, ma anche l’indebito mantenimento di oggetti, documenti personali, titoli, diritti di proprietà o risorse economiche destinati a una donna o condivisi da una coppia. Costituisce invece violenza patrimoniale ed economica «il controllo dei beni e delle risorse finanziarie, con i quali si mantiene il controllo sulla donna; il rifiuto a fornire risorse necessarie per la casa e l’assenza di un valore economico attribuito al lavoro domestico delle donne».

 

 

SALUTE MENTALE: NECESSARIO TUTELARLA      Allo stesso modo, sempre la legge 779 stabilisce che «è violenza psicologica l’azione destinata a degradare o controllare azioni, comportamenti, decisioni della donna attraverso l'intimidazione, manipolazione, coercizione, controllo temporaneo e permanente, mediante insulti, minacce dirette o indirette, umiliazioni, isolamento o qualsiasi altro comportamento che comporta un danno per la salute mentale, l'autodeterminazione o lo sviluppo personale della donna».

18 gennaio 2018

 

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