Dall’11 al 13 Novembre 2023 si è tenuta a Bologna la First European Youth Conference del progetto My resistance-My democracy.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, mira a creare una connessione tra la memoria della resistenza passata e le nuove forme di resistenza, invitando i e le partecipanti, di età compresa tra i 15 ai 25 anni, a riflettere sugli attuali valori e aspirazioni, nonché ad impegnarsi ad agire anche attraverso lo sviluppo richieste di cambiamento sociale e ambientale. Queste richieste verranno redatte in un Manifesto dei Giovani che verrà presentato alle istituzioni europee nel corso di un viaggio studio.

Il progetto si è articolato in diverse fasi, che dal livello locale e nazionale sono ora giunte al livello europeo.

I circa 80 giovani, provenienti da Italia, Austria, Polonia e Slovenia, sono stati protagonisti della discussione su argomenti quali: educazione, media e informazione, consumo, sanità, cambiamenti climatici, diritti umani e migrazione.

Attraverso la metodologia del word cafè, tutti i partecipanti hanno avuto l'opportunità di discutere, approfondire ed elaborare le loro richieste tematiche e istanze proposte.

Il lavoro di riflessione e discussione è stato arricchito da un Walking Tour per il centro della città di Bologna il giorno 12 novembre, che ha permesso di visitare i luoghi simbolo della resistenza, evidenziando il ruolo fondamentale delle donne e dei giovani nella lotta contro l’oppressione nazi-fascista.

WeWorld ha affidato la realizzazione del Walking Tour all'Associazione Vitruvio, associazione bolognese che da oltre quindici anni organizza attività per far conoscere e valorizzare il patrimonio bolognese in modo divertente e non convenzionale.

Sono stati oggetto di visita ad esempio: Piazza del Nettuno, Sala Borsa, il Ghetto ebraico, il complesso delle sette chiese di Santo Stefano.

Il percorso storico a piedi aveva l'obiettivo di mostrare le radici della resistenza europea e di creare un collegamento con le diverse forme di resistenza nei tempi moderni. La storia è così diventata un modo per sensibilizzare sull’importanza della democrazia e su come sia un dovere tutelare i diritti e attivarsi per conquistarne altri.

Nel corso dell’ultima giornata, si è svolta una sessione di restituzione delle riflessioni dei e delle partecipanti attraverso la produzione di output creativi: video, disegni, vignette, canzoni e rappresentazioni teatrali hanno permesso ai giovani di esprimere e comunicare le proprie preoccupazioni e idee in maniera più efficace e dinamica.

Questi prima tappa europea del progetto ha gettando le basi per un impegno continuo da parte dei giovani e delle giovani nella costruzione di un futuro più giusto e sostenibile. Il percorso proseguirà con la seconda conferenza Europea dei giovani prevista a Cracovia in primavera, alla quale seguirà una visita studio a Bruxelles e la presentazione del Manifesto presso il parlamento Europeo.