
Lo scorso settembre abbiamo inaugurato il Museo di Storia Naturale di Maputo, dopo circa due anni di intensi lavori di ristrutturazione realizzati in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma e la Stazione Zoologica Anton Dohrn.
È stato un momento storico che ha segnato l'inizio di un nuovo capitolo nella conservazione e nella promozione del patrimonio naturale del Mozambico. Dopo mesi di intenso lavoro, lo spazio è ora pronto ad accogliere visitatori di tutte le età, offrendo un'esperienza più moderna, inclusiva ed educativa.

Fondato nel 1911 - e ospitato dal 1933 in un edificio storico in stile manuelino - il Museo di Storia Naturale è uno dei monumenti più emblematici del Mozambico. Chiuso al pubblico nell'ottobre 2023 per consentire i lavori di ristrutturazione, il Museo è stato oggetto di profondi interventi a livello architettonico, museologico e museografico, condotti da un team multidisciplinare di esperti italiani e mozambicani legati all'Università Sapienza.
Le collezioni del Museo si distinguono per la loro ricchezza scientifica e patrimoniale. Tra le migliaia di esemplari spiccano oltre 200 mammiferi, 10.137 uccelli, 176. 527 insetti, 1.250 invertebrati e 150 rettili imbalsamati e un esemplare di celacanto, considerato un vero e proprio “fossile vivente”.


Il museo ristrutturato avrà anche nuove aree tematiche, tra cui una sala etnografica con circa 500 oggetti legati alle pratiche culturali di diversi popoli mozambicani, che comprendono arte, scultura, musica, oreficeria, ceramica e vimineria e una collezione fotografica storica.
Nel campo museologico e museografico, sono state restaurate le esposizioni esistenti e adottato un approccio moderno, che sostituisce la tradizionale struttura di presentazione sistematica con una in cui gli habitat e gli animali sono presentati nelle loro relazioni naturali.
È stato anche creato uno spazio dedicato all'educazione museologica, dove bambini e bambine potranno scoprire le meraviglie della natura, accompagnati dal team del museo.
Tra gli interventi architettonici realizzati spiccano l'installazione di pannelli solari e di un ascensore, un nuovo sistema di illuminazione, il restauro del tetto con l'installazione di un impianto di climatizzazione, la costruzione di bagni interni, la realizzazione di una sala per mostre temporanee, la creazione di una libreria e di una caffetteria e la costruzione di rampe di accesso per persone con disabilità, oltre a una completa modernizzazione dell'intera struttura dell'edificio.
All'evento di inaugurazione hanno partecipato il Rettore dell'Università Sapienza, Prof. Fabio Atorre, il Ministro dell'Istruzione e della Cultura del Mozambico, Samira Tovela, l'Ambasciatore d'Italia in Mozambico, Gabriele Annis, il Direttore dell'AICS, Marco Riccardo Rusconi, e il Rettore dell'Università Eduardo Mondlane, Manuel Guilherme Júnior, sottolineando l'importanza del museo come polo culturale, scientifico ed educativo.

Il Mozambico è il 35° Paese più vulnerabile ai cambiamenti climatici e il 24° meno preparato ad affrontarli. Questa azione fa parte del progetto COREBIOM (Conservazione e Rinnovamento per la Biodiversità in Mozambico) e rientra in uno degli obiettivi dell'iniziativa che mira a migliorare la capacità del Mozambico di promuovere la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità e delle risorse naturali.
Con questa iniziativa, WeWorld vuole rafforzare il proprio ruolo nell'educazione e nell'informazione del grande pubblico sull'importanza della biodiversità e della sua conservazione.



