In occasione della Giornata Mondiale della Salute, vogliamo raccontare il nostro impegno per garantire un accesso universale, equo e di qualità ai servizi sanitari attraverso il nostro lavoro in Bolivia. Nelle aree rurali del Paese, l'accesso ai servizi di base è limitato dalla mancanza di risorse, ma anche dalla carenza di strutture, personale e infrastrutture stradali. Anche il settore sanitario deve far fronte a tali sfide, con il risultato che nelle comunità lontane dai centri urbani l'accesso ai servizi di cura è scarso o nullo. 

Per questo motivo, con l'obiettivo di migliorare le condizioni sanitarie in Bolivia, attraverso il Programma Nazionale di Salute e Telemedicina del Ministero della Salute e dello Sport boliviano, stiamo lavorando per superare le barriere geografiche e assicurare l’accesso alla salute delle comunità più remote attraverso la telemedicina. A tal fine, condurremo campagne di sensibilizzazione alla telemedicina, formeremo il personale medico locale all'uso delle tecnologie relative, forniremo attrezzature mediche e installando punti fissi e mobili di telemedicina per un suo accesso negli ospedali ma anche in modalità itinerante. 

Nella Comunità 7 de diciembre, nel dipartimento di Beni a nord del Paese, a 2 ore dalla città di San Buenaventura - il centro urbano più vicino - e a più di 10 ore via terra dalla capitale La Paz, abbiamo avuto l'opportunità di parlare con la signora S.M. che ci ha raccontato la sua storia. 

Tragitto dalla Comunità 7 de Diciembre all'ospedale di La Paz

"È spundia (leishmaniosi) mi hanno detto. Sono andata in farmacia, dal medico, nessuno mi ha curato...". 

Con 8 figli da mantenere, la sua lesione alla gamba le ha compromesso la possibilità di svolgere il suo lavoro nel chaco: il viaggio verso il suo campo agricolo richiede 2 ore di cammino, attraversando burroni e terreni fangosi e, una volta giunta a destinazione, il lavoro nel campo è fisicamente impegnativo. 

Cammino al chaco
S.M. e suo figlio mentre lavorano

"Non potevo smettere di lavorare, altrimenti cosa avremmo mangiato? Alla fine il dottor Santos (direttore dell'ospedale San Buenaventura) mi ha detto di cercare la dottoressa di Telemedicina. Lei mi ha aiutato”

Grazie a un consulto con la specialista in dermatologia dell'Ospedale Alto Sur di La Paz e all'utilizzo del dermatoscopio (un dispositivo medico digitale), la signora S.M. ha finalmente ottenuto la sua diagnosi: le è stato dato un trattamento da seguire, senza doversi recare all'ospedale per il consulto, situato a 10 ore di distanza via terra. In questo modo non ha dovuto spendere soldi per il viaggio o l'alloggio, né affrontare un clima avverso rispetto al suo luogo di residenza, oltre a poter ottimizzare i tempi e iniziare il trattamento presto. 

Consulto con le specialiste dell'Ospedale di La Paz

"Sono tornata due volte al consulto per farmi controllare dalla dottoressa di La Paz attraverso lo schermo. Mi ha detto che sto migliorando: si vede chiaramente dall’aspetto della mia gamba e non ho più prurito. La telemedicina mi ha aiutata!”.