Il contesto
Dall'8 ottobre 2023, il territorio libanese ha vissuto attacchi da parte d’Israele, che si sono esponenzialmente intensificati a partire dal 23 settembre scorso: bombardamenti, attacchi aerei e invasioni di terra hanno causato numerose vittime e sfollamenti significativi, in particolare nelle regioni meridionali e orientali del Paese e a Beirut.
Gli attacchi hanno causato finora 2.867 morti, di cui 178 bambini e bambine e 560 donne, e 13.047 feriti (OCHA, 2 Novembre 2024). 842.648 sono invece le persone che sono state costrette a lasciare le loro case e che si ritrovano attualmente sfollate, di cui il 35% sono bambini e bambine. 1.094 edifici pubblici, tra cui scuole, centri educativi e istituti professionali, sono stati convertiti in rifugi. Allo stesso tempo, 344.819 siriani e 150.104 libanesi hanno lasciato il Paese e la maggior parte lo ha fatto attraversando il confine con la Siria via terra.
I servizi pubblici, l'assistenza sanitaria, le forniture di acqua e l’accesso al cibo e altri beni di prima necessità sono stati significativamente colpiti, in particolare nelle aree bombardate o che hanno ricevuto ingenti flussi di persone sfollate. Di conseguenza, si rende necessario un intervento tempestivo per fornire alla popolazione sfollata un posto sicuro in cui stare e per garantire loro l’accesso all’acqua e al cibo, così da prevenire un ulteriore deterioramento delle condizioni di vita.
La nostra risposta all'emergenza
Nonostante l’aumento degli attacchi, il nostro team a Beirut, nella Valle della Bekaa e nel governatorato di Akkar, sta portando avanti i nostri programmi, riadattandoli per sostenere le comunità colpite dal conflitto in corso, in collaborazione con i nostri partner locali. Il piano d’intervento prevede ad ora la consegna di aiuti umanitari di massima priorità nelle zone colpite dal conflitto.
Nella Valle della Bekaa, dove i bombardamenti hanno danneggiato le infrastrutture, stiamo riparando le reti idriche per garantire l'accesso ad acqua sicura per l’uso domestico e potabile, oltre a distribuire kit igienico-sanitari e pacchi alimentari.
Nel Nord, ad Akkar, dove migliaia di famiglie stanno cercando un riparo dalle zone meridionali e orientali, stiamo supportando all’interno dei centri di accoglienza le famiglie sfollate, fornendo loro acqua potabile e a uso domestico, contenitori per lo stoccaggio dell’acqua, pacchi alimentari e kit igienico-sanitari.
A Beirut, sosteniamo il nostro partner che gestisce una cucina che prepara oltre 3.000 pasti al giorno per le famiglie sfollate.
Il nostro intervento in Libano ad oggi
WeWorld è in Libano dal 2006 e sostiene le popolazioni vulnerabili a seconda delle necessità, che si sono molto trasformate negli ultimi anni a causa della crisi istituzionale, sociale ed economica che attraversa il paese dal 2019, esacerbata da eventi come la pandemia da Covid-19, l'esplosione di Beirut e le ricadute della crisi siriana e del conflitto a Gaza. Portiamo avanti risposte di emergenza multisettoriali, nonché interventi in educazione, per la governance e la gestione dell'acqua, dei mezzi di sostentamento e lo sviluppo locale nei governatorati di Baalbek-Hermel (nella Valle della Bekaa) e Akkar.