In Siria, ad Aleppo, abbiamo ricostruito 14 scuole, consegnato 10mila kit scolastici con zainetti, colori, penne e quaderni, e riportato in classe 16mila studenti.

Nel loro primo giorno di scuola, li abbiamo visti sorridere e allargare le braccia per ricevere zainetti, quaderni e pennarelli. Li abbiamo seguiti passo dopo passo nei corridoi e sentiti sorprendersi perché la loro scuola ora non ha più buchi sulle pareti e pavimenti sfondati ma disegni colorati e aule più sicure.

In Siria, però, il futuro è ancora tutto da ricostruire. Il diritto all’istruzione e all’infanzia viene violato ogni giorno. E tanti bambini hanno subito abusi e assistito a eventi traumatici che lasceranno un buco insanabile nella loro esistenza. Noi però non vogliamo rassegnarci. Non vogliamo lasciarli soli. 
Per questo noi continueremo a concentrare i nostri sforzi in Siria, ad Aleppo, inaugurando il 2018 con l’apertura di nuove aule, con la distribuzione di materiale didattico e la formazione agli insegnanti, affinché possano operare con bambini che vivono in un paese ancora in guerra.