Protagoniste e protagonisti: Ludovica Bizzaglia, Diego Passoni, Marco Maccarini, Giulia Mei e Michelangelo Tommaso

La violenza contro le donne non è solo fisica. Può essere economica, psicologica, verbale, simbolica. È nei luoghi di lavoro, nelle relazioni, nelle battute, nei silenzi. E mentre i femminicidi continuano ad aumentare, è sempre più evidente che la violenza contro le donne è un fenomeno sistemico, radicato nella cultura e nel linguaggio quotidiano.  

Combatterla significa anche imparare a dare un nome alle emozioni, alle esperienze e ai comportamenti, perché solo riconoscendo la violenza — anche nelle sue forme più sottili — possiamo prevenirla. 

Da questa consapevolezza nasce “COSA FARE QUANDO”, il nostro nuovo progetto realizzato in collaborazione con Le Mostre, progetto di satira sociale ideato da Elisa Bottiglieri e Marianna Folli, che attraverso ritratti femminili ironici e grotteschi mette a fuoco i piccoli mostri quotidiani che abitano dentro e intorno a noi.  

La violenza sulle donne non è solo fisica. Non restare indifferente. Sostienici.

Una serie di 5 video-interviste in cui volti noti del mondo dello spettacolo - Marco Maccarini, Diego Passoni, Ludovica Bizzaglia, Giulia Mei e Michelangelo Tommaso - si mettono in gioco, tra ironia e verità, per riflettere su ciò che troppo spesso passa inosservato. 
Il format, ideato da Le Mostre, unisce leggerezza e impegno civile: ogni episodio affronta un tema diverso: violenza economica, molestie, relazioni tossiche, violenza sul lavoro, mansplaining, cultura dello stupro - con l’obiettivo di svelare, nominare e ridicolizzare le micro e macro violenze quotidiane. Perché imparare a nominare la violenza, le emozioni e i disagi che la precedono è il primo passo per sconfiggerla. 

Per noi di WeWorld, educare al rispetto e all’affettività è parte essenziale di questo cambiamento: insegnare fin da piccoli a riconoscere le emozioni, a esprimerle e a rispettare quelle degli altri è il primo passo per costruire relazioni libere dalla violenza e una società davvero paritaria. 

UN PROGETTO CHE USA L’IRONIA PER ROMPERE IL SILENZIO 

Le interviste, condotte con il tono dissacrante e intelligente che contraddistingue Le Mostre, si articolano in tre momenti: 

  1. Il racconto personale, dove l’ospite condivide esperienze o riflessioni intime sul tema della violenza o della disuguaglianza. 
  2. La raffica ironica, una serie di domande spiazzanti che giocano con gli stereotipi di genere per mostrarne l’assurdità. 
  3. Il consiglio utile – “Cosa fare quando…”, con suggerimenti concreti per reagire o intervenire di fronte a una situazione di molestia o discriminazione. 

Abbiamo scelto un tono leggero e ironico per avvicinarci al tema della violenza e per riuscire ad arrivare a tutti.  Il tentativo è quello di proporre un modo per parlarne anche tra amici, superando l’idea che di violenza si debba parlare solo in sedi istituzionali.  Gli ospiti che abbiamo intervistato li abbiamo visti quel giorno per la prima volta e abbiamo provato a chiacchierare con loro in maniera libera sfidando la paura di dire la cosa sbagliata” raccontano Elisa Maria Bottiglieri e Marianna Folli, de LE MOSTRE.  

UNA GUIDA PER AGIRE, NON SOLO PER CAPIRE 

In parallelo al lancio della serie, sarà disponibile la guida “COSA FARE QUANDO”, scaricabile online, che offre strumenti pratici per riconoscere e affrontare le sei situazioni più comuni di molestia

Un invito a trasformare la consapevolezza in azione, perché – come ricorda la call to action finale del progetto – la violenza sulle donne non è solo fisica.  

SCARICA LA NOSTRA GUIDA COSA FARE QUANDO