Con il motto “il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro” è stato inaugurato venerdì 9 gennaio l’Anno Europeo per lo Sviluppo (EYD2015), il primo Anno Europeo che guarda al di là dei confini europei ed è dedicato alla politica di cooperazione allo sviluppo dell’UE. Alla cerimonia di apertura, svoltasi a Riga, hanno partecipato anche il nuovo Commissario Europeo per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo Neven Mimica, il nuovo Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione Federica Mogherini.

Il 2015 sarà un anno fondamentale per lo sviluppo anche al di fuori dell’UE, poiché a settembre si concluderà in seno alle Nazioni Unite il processo di definizione dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibili globali che sostituiranno gli Obiettivi del Millennio, adottati nel 2000, e che definiranno le caratteristiche che assumerà lo sviluppo mondiale dei prossimi anni.

L’Unione Europea gioca un ruolo di grande rilievo nel settore dello sviluppo mondiale: l’UE e i suoi Stati Membri sono infatti i maggiori donatori a livello mondiale, l’80% dei cittadini Europei, secondo l’Eurobarometro (2013), crede che l’aiuto umanitario sia importante, e i due terzi sono convinti che la lotta alla povertà nei paesi in via di sviluppo dovrebbe essere una delle priorità dell’Unione Europea. L’Anno Europeo per lo Sviluppo costituirà perciò una nuova occasione per dare maggiore visibilità agli sforzi e agli impegni dell’Unione per combattere la povertà globale e promuovere lo sviluppo.

Il Commissario Neven Mimica ha dichiarato che “l’Unione Europea non deve limitarsi al solo ruolo di donatore, ma deve essere invece protagonista dello sviluppo mondiale”. Si è inoltre parlato di come sia necessario promuovere e sottolineare gli effetti positivi dei programmi di aiuto europei non solo nei confronti dei suoi beneficiari, ma anche dei cittadini europei stessi e di come lo sviluppo non interessi soltanto le organizzazioni del settore, ma riguardi invece tutti. In un tweet, Federica Mogherini ha sottolineato che il lavoro per lo sviluppo non è carità, ma è invece un atto che interessa tutti noi.

Quest’anno rappresenterà perciò un’occasione per avvicinare donatori, cittadini e ONG, per definire un nuovo quadro d’azione per la cooperazione internazionale, fatto di responsabilità condivise e sforzi congiunti per la lotta alla povertà e per uno sviluppo sostenibile globale, costruendo una cultura di autonomia e di cooperazione che rafforzino l’indipendenza e la libertà delle comunità di tutto il mondo.

Durante EYD2015 ogni mese dell’anno sarà dedicato a tematiche specifiche, tra cui Istruzione, Pace, Bambini, Aiuti Umanitari, Sicurezza Alimentari, Migrazioni, Sviluppo Sostenibile e Diritti Umani, invitando i politici, la società civile, il settore privato, le istituzioni e tutti gli stakeholders a informare i cittadini europei e sensibilizzarli sul tema dello sviluppo mondiale.

EYD2015 sarà parte attiva dell’EXPO 2015 a Milano, che partirà a Maggio, e dei Giorni Europei per lo Sviluppo che si terranno a Bruxelles in giugno.

Per approfondire il tema dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Globali consulta il Capacity Building Toolkit di GVC e CONCORD Italia sul Post 2015. 

Per maggiori informazioni su EYD2015 visita il sito dedicato