Il 12 giugno saremo a Bari, in occasione del vertice dei leader del G7 che si terrà in Puglia nei giorni 13-15 giugno al fianco della rete Parliamentarians for a Fossil-Free Future per chiedere che si adottino piani e politiche climatiche ed energetiche più ambiziose.

L’evento del 12 giugno rappresenta la quarta audizione pubblica dell'Inchiesta Parlamentare Globale per analizzare i progressi che si stanno registrando rispetto all'eliminazione dei combustibili fossili. Al centro il focus sull’impegno dei Paesi del G7 e in particolare rispetto al finanziamento pubblico dei combustibili fossili. L'indagine è stata lanciata per la prima volta nel settembre 2023 e i risultati saranno presentati alla COP29 di Baku, insieme ai risultati delle analisi sui singoli paesi.

Il 14-15 maggio abbiamo partecipato all’assemblea generale del Civil7, dove 700 organizzazione della società civile proveniente da 70 paesi hanno avanzato richieste specifiche ai paesi del G7 tra cui accelerare fortemente la transizione verso energie rinnovabili sostenuta da adeguate protezioni e finanziamenti che non svantaggino i gruppi di popolazione e i paesi più fragili.

7.1 triliardi di USD sono i sussidi pubblici che nel 2022 sono stati impiegati a livello globale per sostenere i combustibili fossili, più dei fondi complessivamente investiti nel mondo per l’educazione e 2/3 di quelli destinati alla salute.

Questi numeri ci dimostrano che esistono risorse significative per affrontare gli ingenti investimenti per la transizione, (adattamento, mitigazione, compensazione di perdite e danni causati dal cambiamento climatico) necessari per progredire con decisione verso l’abbandono definitivo delle fonti energetiche che emettono gas serra.

All’incontro, porteremo il nostro contributo per sostenere che deve essere fatto molto di più ed urgentemente, uscendo dalle dichiarazioni di principio. È questa la direzione necessaria per affrontare gli sproporzionati effetti del cambiamento climatico sulla vita delle persone e sui processi di sviluppo che riscontriamo nei 26 paesi in Africa, Asia e America Latina in cui operario. E’ anche la richiesta che oltre 22 milia giovani in tutta Europa avanzano ai governi, ponendo il tema del Cambiamento Climatico in cima alle preoccupazioni per il loro futuro, come emerge dalle indagini che WeWorld ha promosso a partire dal 2021.

All’ultima COP28 si è ribadita la necessità fondamentale di non superare la soglia di 1,5 gradi Celsius per contenere gli ulteriori effetti disastrosi che il cambiamento climatico può determinare, le azioni concrete sono però ancora largamente insufficienti. E’ un ottimo passo quello fatto alla Ministeriale del G7 a Venaria - Torino su Clima, Energia e Ambiente

dello scorso aprile  con l’impegno di abbandonare completamente l’uso del carbone entro il 2035. Tuttavia, sostenere parallelamente l’uso del gas per la transizione ecologica non va nella giusta direzione, in contraddizione con la necessità di una maggiore coerenza nelle politiche riconosciuto nel summit del G7.

Siamo a fianco dell’iniziativa Parliamentarians for a Fossil-Free Future per accelerare la transizione energetica, e chiede che il G7 adotti un più rapida ed efficace strategia per spostarsi verso le fonti di energia rinnovabili, con piani per l’abbandono di tutti i combustibili fossili, accanto alla conferma della messa al bando dell’uso del carbone nel 2035. Richiediamo che sia sostenuta con opportune risorse la transizione in un’ottica di giustizia sociale e ambientale, e che la stessa non avvenga appoggiando nuove politiche estrattiviste e predatorie di materie prime a scapito di popoli, comunità e risorse naturali.

Presenzieranno l’incontro del 12 giugno otto membri dei governi di Canada, Bolivia Zambia, Uganda, Tanzania, Sierra Leone, Philippine e Brasile che sostengono il network assieme al ministro del Bangladesh Chowdhury, al senatore USA Markey e all’onorevole italiana Floridia.

L’ampia partecipazione di policy makers, esperti e attivisti contribuirà ad identificare gli ostacoli che rallentano il disinvestimento dai combustibili fossili e l’adozione di strategie per accelerare la transizione verso le fonti di energia rinnovabili.

Parliamentarians for a Fossil-Free Future è un network di oltre 800 parlamentari di 95 Paesi che chiede di eliminare gradualmente i combustibili fossili e di accelerare la transizione energetica. I parlamentari di tutto il mondo chiedono ai governi di consentire l’eliminazione completa, rapida, equa dell’uso di combustibili fossili carbone, del petrolio e del gas per non superare la soglia di 1,5 gradi Celsius riconosciuta fondamentale per contenere gli ulteriori effetti disastrosi che il cambiamento climatico può determinare.

Il 12 giugno ci sarà inoltre il lancio mediatico dell'inchiesta globale dei parlamentari per un'Amazzonia senza fossili.

La nuova inchiesta mira a sfruttare l'influenza dei parlamentari per indagare sui progressi compiuti nell'eliminazione graduale dei combustibili fossili, in particolare petrolio e gas, nella regione amazzonica ed esplorare le opportunità per l'introduzione graduale di sistemi di energia rinnovabile in modo giusto ed equo.

Il lancio ufficiale dell'Inchiesta sull'Amazzonia si terrà dal 20 al 22 agosto 2024, in occasione del primo anniversario del voto di consultazione popolare dell'Ecuador per fermare e vietare lo sfruttamento petrolifero nel Parco nazionale di Yasuní, in Amazzonia.

Le audizioni e le altre attività correlate si terranno dal 2024 al 2025 e i risultati saranno presentati prima e durante la COP30 di Belem.

Per uteriori informaizoni:

Communications Pack - Parl Fossil Free - G7 Apulia - Documenti Google