Terra di Tutti Film Festival XVII (2023)
- Quando
- Dal 5 all'8 ottobre
- Dove
- Bologna
- Contatti
comunicazione@weworld.it
Ambiente, diritti umani, territori resistenti e genere. Sono questi i temi della nuova edizione del Terra di Tutti Film Festival che torna a Bologna e online dal 5 all’8 ottobre 2023 per portare in città documentari e cinema sociale. Un appuntamento giunto alla sua diciassettesima edizione e che offre un programma fitto di proiezioni, talk ed eventi off in giro per la città e online per portare le voci dal mondo invisibile.
La rassegna - che promuoviamo insieme al COSPE, al lavoro in 25 paesi per assicurare lo sviluppo equo e sostenibile, il rispetto dei diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli - ha l’obiettivo di dare visibilità alla realtà di quei Paesi, popoli e lotte sociali che sono “invisibili” nei mezzi di comunicazione di massa.
L’anteprima si terrà il 28 settembre al Vag 61, alle 19.30. Sarà un'occasione per parlare dell'impatto del cambiamento sulle persone e sui luoghi che abitano, attraverso dibatti, visioni fotografiche e proiezioni.
L'evento di apertura di giovedì 5 ottobre sarà il seminario di formazione giornalisti: “Crisi Complesse e Crisi Dimenticate”: luci e ombre dell’informazione mainstream, dalle 9.30 all'auditorium Biagi, in Sala Borsa. Sarà un'occasione per esplorare la narrazione delle crisi attraverso un’analisi dei media tradizionali e dei nuovi media. La partecipazione è aperta a tutti, ci si può iscrivere qui.
Le proiezioni dei film si terranno al cinema Lumière di Bologna dal 5 all’ 8 ottobre, ma il festival potrà essere vissuto anche online e in tutta Italia grazie anche agli appuntamenti in streaming su MyMovies, che permetterà la visione gratuita di 13 dei film in concorso, dal 5 al 15 ottobre.
Per raccontare le diverse aree del mondo quest’anno sono state oltre 500 candidature al bando di concorso, provenienti da 66 paesi diversi, di cui 18 europei, a riprova di un festival ambito a livello internazionale. Le opere che si aggiudicheranno i 4 premi in palio sono provenienti soprattutto da Italia, Spagna, Iran, Francia e Germania. Il curatore della programmazione cinematografica, Jonathan Ferramola, ha selezionato e portato in concorso 23 titoli tra lunghi e cortometraggi di documentari e fiction sociali. Tra i temi ricorrenti quelli che riguardano la crisi climatica e i diritti umani con focus territoriali su Palestina, Ucraina, Iran, Yemen, Amazzonia, con analisi politiche ed ambientali. In crescita, rispetto agli altri anni, anche i documentari che affrontano il tema delle discriminazioni verso le comunità lgbtqiap+.
“Anche quest’anno i numeri del Terra di Tutti Film Festival ci dicono che c’è bisogno di un festival che si fa megafono dei Paesi senza voce – spiega Ferramola – La qualità delle opere, poi, è sempre più alta a dimostrazione di un festival ormai riconosciuto e riconoscibile per i temi che porta sullo schermo. Stiamo lavorando per portare al pubblico di Bologna un programma denso, ricco di contenuti che sappiano raccontare il mondo nella sua complessità, con linguaggi innovativi e senza mai scadere nel banale. Anche quest’anno, oltre al cinema, i talk, le mostre e gli appuntamenti off ci aiuteranno ad arricchire il programma e accontentare tutto il pubblico”.
Tra i titoli in concorso in questa edizione Yakub di Anna De Manincor che arriva sullo schermo per la prima volta a Bologna per raccontare tre anni di percorso verso l’indipendenza e l’età adulta di un adolescente nigeriano arrivato a 17 anni proprio a Bologna; La Terra mi tiene di Sara Manisera, anche questo per la prima volta in città, il documentario che, attraverso un chicco di grano, si interroga su che terra lasciare alle nuove generazioni.
Non solo cinema ma anche tanti eventi fuori sala tra cui talk, libri, mostre e performance artistiche. Tra gli eventi da segnarsi sul calendario, la talk di sabato 7 ottobre, presso il centro sociale Giorgio Costa alle 16,30, "Chiacchierata Attivista – Be A Change Maker", che metterà in dialogo giovani e istituzioni sul coinvolgimento delle nuove generazioni nelle decisioni politiche locali.
Un altro momento importante sarà venerdì 6 alle 21 al DAS - Dispositivo Arti Sperimentali, per una serata dedicata al linguaggio artistico come strumento di trasformazione e lotta per la giustizia sociale e ambientale. Sarà con noi la compagnia teatrale “Karabà Teatro” e la dj Carole Oulato in collaborazione con Granata.
Tra i protagonisti già confermati Michele Lapini, Sara Manisera, Stefano Liberti, Anna De Manincor. Alessandro Cinque, fotografo vincitore del World Press Photo 2023, presenterà il suo fotoreportage "Il prezzo della terra" venerdì 6 ottobre al cinema Lumière, alle ore 20. Altri due appuntamenti con la fotografia saranno durante la giornata di sabato 7: alle 18, il giornalista Stefano Liberti dialogherà col fotografo Francesco Bellina sul suo lavoro "I volti del conflitto a Cabo Delgado", mentre alle 20 Giulia Piermartiri e Edoardo Delille prensenteranno il loro reportage "Africa Blues. Mozambico nel 2100".
Anche quest’anno, dunque, il Terra di Tutti Film Festival vuole offrire visioni del sud senza retoriche o censure, ma con l’idea che solo uno sguardo lucido, reattivo e mai rassegnato delle realtà che ci circondano possa portare a cambiare il presente ed inventare nuovi futuri. Anche attraverso il cinema.
Il programma dettagliato su www.terradituttifilmfestival.org