
In Palestina, più di 650.000 bambine e bambini sono rimasti senza scuola a causa dei bombardamenti e delle violenze.
A Gaza e in Cisgiordania, rispondiamo con RISE - Resilient, Inclusive and Safe Education for children affected by conflict, un progetto che raggiungerà oltre 15.000 minori.
A Gaza sono stati creati 12 spazi di apprendimento temporanei per 8.160 studenti e studentesse, dove i bambini e le bambine possono ricominciare a giocare, studiare in sicurezza e ricevere kit scolastici, frammenti di normalità che ridanno dignità e futuro all’infanzia.
Durante l’estate, 1.800 alunni e alunne hanno seguito programmi di recupero, e nel corso dell’anno saranno coinvolti più di 8.000.
Parallelamente, in Cisgiordania il progetto sostiene 5 scuole formali frequentate da circa 6.000 studenti e studentesse. Anche qui, nonostante la situazione sia meno drammatica che a Gaza, l’accesso all’istruzione resta a rischio a causa dell’inasprirsi delle ostilità.
Accanto agli spazi e alle scuole, il progetto investe sulle persone: 60 insegnanti e 30 psicologhe e psicologi a Gaza e 20 insegnanti e 10 psicologhe e piscologi in Cisgiordania ricevono formazione e coaching per garantire supporto educativo e psicosociale. Inoltre, 1.680 caregiver a Gaza e 700 in Cisgiordania partecipano a corsi di gestione dello stress, perché il benessere delle famiglie è parte integrante del percorso educativo.
Il progetto è realizzato da noi di WeWorld con il sostegno della Akelius Foundation e il contributo di Legacoop, in collaborazione con il Teachers Creativity Center.