La crisi economica in Libano si è rapidamente aggravata dal 2019 ad oggi, con forti impatti su tutti i livelli della società, dalle istituzioni alle famiglie. La risposta a tale situazione è stata ostacolata da diversi fattori. I più rilevanti sono quelli legati ad anni di malgoverno, alla corruzione, alla mancanza di pianificazione e infine allo scoppio della pandemica da Covid-19 e alle devastanti esplosioni avvenute nel porto di Beirut ad agosto 2020. Secondo la Banca Mondiale, ci vorranno oltre due decenni per una ripresa e le recenti elezioni non sembrano portare alla formazione di un governo in grado di realizzare riforme che possano rispondere in maniera efficace alla crisi.

In questo contesto, la lira libanese ha subito una drastica svalutazione e vale ormai 15 volte meno del cambio ufficiale. Allo stesso tempo, i salari sono rimasti gli stessi di prima: uno stipendio di 1.500.000 LBP che equivaleva a 1.000 USD nel 2019, nel 2022 non arriva neanche a 55 USD. Di conseguenza, secondo le Nazioni Unite più del 78% della popolazione libanese vive oggi in condizioni di povertà e più del 36% di povertà estrema. La maggior parte delle famiglie lotta ogni giorno per provare a soddisfare i propri bisogni alimentari e ha una capacità di accesso limitata ai servizi di base quali l’acqua, la salute e l'istruzione. Inoltre, la carenza di elettricità, con la corrente assicurata solo per poche ore al giorno nelle città principali, e l'aumento del prezzo del carburante dovuto alla rimozione dei sussidi statali, rappresentano un'ulteriore sfida per riuscire a riscaldare le case - specialmente durante l'ultimo lungo inverno.

Le istituzioni e il nostro intervento

Se prima la maggior parte dei servizi erano forniti dal settore privato, con la recente recessione economica sempre più famiglie si sono abbonate al settore pubblico. Questa tendenza ha contribuito a un’ulteriore erosione delle istituzioni libanesi, già in precedenza sovraccariche e disfunzionali. In tal modo, i bisogni della popolazione rimangono disattesi dal governo e aumenta la dipendenza dall'assistenza umanitaria.

Dal 2015 lavoriamo nel settore dell’acqua, costruendo relazioni con le autorità e le istituzioni locali. Per garantire un servizio idrico pubblico che sia efficace e sostenibile, oggi più che mai necessario, continuiamo a progettare, insieme ai Water Establishment e alle comunità, strategie per potenziare le componenti infrastrutturali e gestionali del servizio. Inoltre, collaboriamo alfine di garantire l'impegno e il cambiamento comportamentale dei fruitori stessi dell’acqua.

Survey in Douris
Un sondaggio nel villaggio di Douris, in una delle ultime antiche case di fango ancora in piedi, per studiare i consumi e le abitudini delle famiglie locali, insieme alle percezioni e al rapporto con i servizi idrici, marzo 2022

Contrastare la concorrenza sui bisogni di base

L'accesso limitato alle risorse e ai servizi sta generando sempre più tensioni, anche tra le comunità libanesi ospitanti e i rifugiati siriani. Questi ultimi sono arrivati dall’inizio del conflitto nel 2011 e sono oggi più di 1,5 milioni, tra i quali il 90% delle famiglie vive attualmente in condizioni di estrema povertà.

Water Tank in Ras Balbeek
Un serbatoio d'acqua nel villaggio di Ras Balbeek, Nord Bekaa

Nel nord della valle della Bekaa, stiamo implementando un progetto a lungo termine sullo sviluppo economico locale, che è concepito per essere inclusivo e partecipato dai diversi attori presenti nella zona, come un modo per attenuare le tensioni locali. Tra le diverse azioni, il programma prevede il sostegno diretto a 1500 agricoltori locali, cooperative e 250 tra micro, piccole e medie imprese in termini di esigenze tecniche e di accesso ai mercati. Mettiamo al centro del nostro intervento la sostenibilità sociale e ambientale, coinvolgendo i gruppi sociali dell’area e introducendo tecniche climate smartnella produzione agricola, nell’intento di assicurare la massima conservazione delle acque sotterranee disponibili

La crisi nazionale a livello familiare

Per far fronte al contesto attuale, in alcune aree del paese molte famiglie stanno adottano meccanismi negativi per procurarsi da mangiare: tagliano le spese mediche e scolastiche, vendono i loro frigoriferi, le loro lavatrici o persino le loro automobili. È per questo che dalla scorsa estate, accanto ai nostri interventi di sviluppo, stiamo realizzando progetti di emergenza nei villaggi della zona montuosa settentrionale di Akkar, nel Governatorato del Nord. È la regione attualmente più colpita dall'insicurezza alimentare, con più di un quarto delle famiglie che ne soffrono.

Ad Akkar, abbiamo selezionato 681 famiglie come beneficiarie di kit igienici e pacchi alimentari secchi e freschi, per un totale di 3570 persone, tra cui 1427 bambini. Altre 185 famiglie, quasi 900 persone, hanno ricevuto kit per far fronte all’isolamento dovuto dalla contrazione del covid-19. I beneficiari vivono in 14 villaggi costruiti sulle colline al confine con la Siria e raggiungibili tramite sinuose strade in sali scendi. Per accedere alla maggior parte di questi centri abitati vi è bisogno di un permesso speciale rilasciato dalle autorità. Per la realizzazione di questo progetto, stiamo lavorando insieme al nostro partner locale MADA, una ONG ben radicata nella zona.

A coloro che non possono recarsi nei punti di distribuzione vengono portati i kit a casa. È il caso di molti anziani, come Najua, 81 anni, e Narha, 71, entrambe abitanti del villaggio di Ed Daoura e non grado di muoversi autonomamente.  Sono a carico dei loro figli a livello economico e delle loro figlie o nuore per tutte le necessità quotidiane.

Il figlio di Najua riceve una pensione dall'esercito libanese di soli 40$, cifra che non è sufficiente in generale e ancora meno adesso con la svalutazione della lira libanese. Prova a lavorare nei campi con un trattore e porta a casa quel che può, ma ha più di 60 anni e ha anche una sua famiglia da sfamare. Dall'altro lato, il figlio di Narha ha perso il lavoro quando la stazione idrica presso cui era dipendente è fallita con la crisi e anche lui ha una sua famiglia alla quale deve provvedere. Ha cercato un’altra occupazione per più di un anno e mezzo, e l'unica che ha trovato non lo pagava nemmeno abbastanza per coprire il costo della benzina per arrivarci tutti i giorni. Sia lui che la madre hanno problemi cardiovascolari e prima di essere selezionati per il nostro progetto, lui spesso rinunciava alle sue medicine per darle alla madre. Ora, ha abbandonato questo meccanismo negativo, e come lui anche tanti altri beneficiari grazie alla fornitura di kit e pacchi.

Nahra - Beneficiary of OCHA Project, Akkar
 Narha nella sua abitazione, dopo aver ricevuto i kit e condiviso con il nostro staff locale la sua storia, marzo 2022

Nel quadro del nostro intervento, lo staff locale ha attivato diversi strumenti di monitoraggio e reclamo, come le visite a domicilio, un canale Whatsapp e una linea telefonica appositi. Attraverso questi canali, siamo stati in grado di ridefinire costantemente il contenuto e le quantità dei kit, per soddisfare le esigenze variabili delle famiglie selezionate, rendendole attrici attive e mettendo la loro dignità al centro del nostro lavoro. Il successo dell'intervento è dimostrato dai progressi registrati in termini di nutrizione e dalla capacità dei beneficiari di riorientare le spese verso beni non alimentari o non di prima necessità.

Un effetto sostenibile e indiretto di questo intervento di emergenza è stato l'empowerment delle cooperative coinvolte e del nostro partner locale MADA attraverso corsi di formazione, che hanno aumentato le loro capacità in termini di lavoro, gestione e monitoraggio. Per le cooperative, lavorare con le ONG è stata una delle uniche opportunità negli ultimi anni. È per questo che progetti come questo, anche se possono sembrare piccoli dall'esterno, hanno un lato logistico molto elaborato e sono fondamentali per le zone che ne beneficiano. Sulla base del feedback positivo ricevuto dai beneficiari diretti e indiretti, stiamo progettando di iniziarne uno nuovo quest'estate, con l'intenzione di continuare ad aiutare le famiglie libanesi vulnerabili a superare questa difficile congiuntura.

Un racconto visivo delle nostre distribuzioni: dalla logistica alle famiglie

Hygiene Kit - Akkar Food Security Project
Il contenuto di un kit igienico generico, distributo su base mensile
Loading of the hygiene kits
Dalla creazione alla consegna, i kit sono accuratamente controllati dal nostro staff locale. Qui il carico del camion per una distribuzione
Di
La distribuzione viene effettuata con cura, per assicurarsi che i beneficiari ricevano ciò che li spetta
Beneficiary of Food Security Project in Akkar
Un beneficiario e i suoi kit di alimenti secchi
Fresh Food Parcel - Akkar - March 2022
Il contenuto di un pacco di alimenti freschi, distribuito su base settimanale
Cooperative - Food Security Project, Akkar
La Cooperativa Agricola Industriale di Ain Yaaqoub per le donne è uno dei fornitori di cibo fresco per i beneficiari del nostro progetto. La cooperativa è un esempio di empowerment delle donne in una zona ostile - superando discriminazioni, esposizioni a pericoli, minacce, e guadagnando rispetto e autorità attraverso il lavoro e la fornitura di un servizio di qualità.
Distribution of Fresh Food - Akkar, March 2022
Beneficiary from Food Security Project, March 2022
 "Fino a qualche anno fa, io e la mia famiglia vivevamo molto meglio di così. Vivevamo bene", testimonianza di una beneficiaria nel villaggio di Akkar Al Aatiqaa.