MIGRATED: DALLE AULE ALLE PIATTAFORME VIRTUALI 

Nei primi mesi del 2020 vi abbiamo raccontato l’avvio dei laboratori del progetto MigratED rivolti a giovani italiani e stranieri del territorio bolognese realizzati insieme ai nostri partner italiani CDLEI del Comune di Bologna e la cooperativa sociale CSAPSA Due.

Il progetto prevedeva dei laboratori divisi in due fasi: una prima, più teorica, condotta in collaborazione con Baumhaus, incentrata sui temi dell’educazione alla cittadinanza globale e sull’educazione ai media; una seconda svolta invece da SMK Factory sulla realizzazione di video partecipativi prodotti dai ragazzi.

L’emergenza sanitaria ha inizialmente bloccato ogni attività educativa relativa al settore dell’istruzione e dell’educazione. Dopo i primi momenti di incertezza, anche noi, insieme ai partner e ai collaboratori di MigratED, abbiamo deciso di dare continuità alla nostra azione educativa. Ascoltando i nuovi bisogni di insegnanti, educatori nonché quelli dei ragazzi, abbiamo così cercato di riconvertire i laboratori, trasformandoli in attività online.E così, se fino a febbraio stavamo svolgendo le attività nelle classi del territorio, ora, nel pieno rispetto delle attività didattiche, continuiamo ad entrare nelle scuole bussando alle porte delle piattaforme digitali già utilizzate da professori e alunni. Abbiamo anche avviato dei nuovi percorsi laboratoriali integralmente online, coinvolgendo ragazzi e ragazze beneficiari dei servizi SPRAR e dei servizi culturali ed educativi.

I temi affrontati nei percorsi laboratoriali sono diversi: globalizzazione e trasformazioni urbane, ed i relativi cambiamenti dei concetti di casa ed appartenenza; identità di genere, stereotipi e discriminazioni; lavoro, opportunità e diritti sociali; riflessioni e visioni sul futuro, nella sua dimensione sia individuale che collettiva. Le forme utilizzate nella produzione dei video sono ugualmente variegate: interviste, auto-narrazioni, rappresentazioni simboliche, e non solo.

La sfida principale di questa versione online dei laboratori MigratED è quella di far realizzare ai ragazzi dei video partecipativi, nonostante il filtro (e le limitazioni) delle piattaforme virtuali, sviluppando in loro competenze tecniche del video-making e promuovendo la tecnologia come uno strumento di educazione inclusivo e interattivo.

Se le difficoltà emerse con questa emergenza sanitaria hanno creato impatti negativi sul mondo educativo, in parte consolidando la marginalità sociale di coloro che sono già esclusi, insieme ai partner di MigratED abbiamo deciso di accogliere la sfida di creare una controtendenza, supportando la comunità educativa e continuando a diffondere i principi e i valori dell’educazione alla cittadinanza globale, dei diritti umani, delle migrazioni.

Per questo, le prossime attività del progetto MigratED mirano a sensibilizzare quanti più giovani, anche al di fuori delle attività laboratoriali, mediante la creazione di contenuti creativi e materiali di comunicazione da diffondere innanzitutto fra i social media. Vogliamo stimolare il pensiero critico e lo spirito di solidarietà ed inclusione, che riusciamo oggi ad osservare, seppur virtualmente, fra i ragazzi e le ragazze, ma anche fra gli insegnanti, educatori e volontari che già aderiscono al progetto.

Scopri di più sul progetto MigratED visitando il sito dedicato.