
Il contesto WeWorld sta lanciando un nuovo progetto, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), per affrontare le…
Scopri di piùDall'inizio del conflitto in Ucraina, più di 10 milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case. Al 29 settembre 2024, 123.729 rifugiati dall'Ucraina sono ufficialmente registrati in Moldavia. Grazie ai nostri donatori istituzionali, ci siamo immediatamente attivati per dare sostegno alle persone colpite dalla guerra, sia all'interno che all'esterno dei confini ucraini. Operiamo in Moldavia dal marzo 2022, fornendo sostegno alle famiglie che hanno attraversato il confine in cerca di un riparo e di un supporto essenziale, con particolare attenzione verso le bambine e i bambini. L'obiettivo è ripristinare una situazione di normalità per coloro che hanno dovuto abbandonare le loro case e stanno ancora subendo i traumi del conflitto.
La Moldavia è un Paese situato tra l'Ucraina meridionale e la Romania, con una popolazione di 2,6 milioni di persone. Attualmente, più di 60.000 persone sono registrate nell'ambito della Protezione temporanea in Moldavia, ospitate principalmente in alloggi privati (97%), ma anche in centri di accoglienza per rifugiati (RAC) istituiti dal governo. Si tratta soprattutto di donne, bambine e bambini.
Sia il governo che la popolazione moldava hanno un approccio positivo verso i rifugiati e le rifugiate ucraine nel Paese. Tuttavia, essendo la Moldavia l'economia più piccola d'Europa, soffre di un alto tasso di inflazione e dell'aumento dei prezzi dell'energia. Per questa ragione, il sostegno umanitario ai rifugiati e alle rifugiate ucraine deve andare di pari passo con l'integrazione e il sostegno, non solo per i rifugiati e le rifugiate ma anche per le persone più vulnerabili della società moldava.
Abbiamo deciso di intervenire in Moldavia da subito, fin dall'inizio del conflitto, poiché il Paese è diventato uno dei principali punti di accoglienza per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, percepito come un luogo sicuro per molte famiglie in difficoltà. Abbiamo sostenuto oltre 17.000 persone nel Paese entro la fine del 2024, di cui il 63% donne e il 60% bambibe e bambini, con un approccio multisettoriale, e continuiamo a investire in progetti che consentono un migliore sostegno immediato e un'integrazione a lungo termine dei rifugiati e delle rifugiate ucraine.
È stato fornito un supporto di primo soccorso attraverso cibo fresco e prodotti per l'igiene agli ucraini accolti a Chisinau. Da marzo a giugno 2024 la distribuzione di alimenti ha raggiunto 2.000 famiglie ogni settimana e abbiamo sostenuto 750 famiglie attraverso la distribuzione di prodotti igienico-sanitari.
Per adottare un approccio integrato e sostenere i rifugiati nella loro migrazione, abbiamo messo in atto programmi transfrontalieri di Educazione e Salute, focalizzati sull'educazione non formale e sulla salute mentale e il supporto psicosociale. Nel 2023 abbiamo aperto il nostro primo Community Center a Chisinau, all’interno del quale il nostro team di educatori ed educatrici, psicologi e psicologhe garantisce supporto educativo e psicologico a 7.000 persone moldave, rifugiate e rifugiati ucraini. Dall'inizio del conflitto, il nostro intervento transfrontaliero nel 2024 ha garantito supporto psicosociale a oltre 4.740 persone e supporto educativo a oltre 4.784 individui. Oltre a concentrarci sui rifugiati e le rifugiate ucraine presenti in Moldavia, stiamo rafforzando il nostro sostegno nella regione settentrionale, dove si concentrano le comunità rom che devono affrontare sfide di stigmatizzazione e discriminazione. Oltre a sostenere queste comunità attraverso l'educazione non formale e l'accesso ad altri servizi mirati, stiamo collaborando con attori governativi e della società civile e abbiamo comunemente creato altri tre spazi comunitari e spazi sicuri per le donne (situati nelle scuole pubbliche e nelle biblioteche) per sostenere meglio le comunità locali.
Dato il contesto del Paese, la nostra risposta si concentra anche sul rafforzamento della resilienza delle istituzioni e delle comunità ospitanti, nonché sul sostentamento della comunità dei rifugiati, promuovendo l'inclusione economica, l'accesso ai servizi essenziali e la coesione sociale tra i rifugiati e le comunità ospitanti. Questi elementi svolgono un ruolo chiave nel garantire che i rifugiati diventino più resilienti e autonomi, riducendo i fattori di rischio e vulnerabilità. Questo il motivo per cui tutte le nostre attività nel Paese tengono conto della coesione sociale e del coinvolgimento attivo sia dei rifugiati che delle comunità ospitanti, per rafforzare l'integrazione. Infatti, gli alimenti e gli altri beni di prima necessità provengono per lo più da produttori locali, per sostenere l'economia locale e i piccoli produttori moldavi, mentre la popolazione rifugiata è attivamente coinvolta nell'organizzazione e nella consegna dei pacchi alimentari.
L’intervento di WeWorld in Moldavia è possibile grazie al sostegno di ChildFund Alliance, Aktion Deutschland Hilft, AICS e tante aziende e persone che ci stanno sostenendo.
Il contesto WeWorld sta lanciando un nuovo progetto, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), per affrontare le…
Scopri di piùLa Moldavia è un piccolo paese tra l’Ucraina meridionale e la Romania con una popolazione di circa 3,5 milioni di…
Scopri di più