Le autorità israeliane hanno accelerato il ritmo delle demolizioni illegali in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, costringendo un numero record di famiglie palestinesi a lasciare le proprie terre. La denuncia arriva da una coalizione internazionale di 20 ONG, proprio mentre il Quartetto per il Vicino Oriente si riunisce a Gerusalemme per un nuovo tentativo di rilanciare il processo di pace.

Le ONG sottolineano come 2011 sia stato caratterizzato da un forte aumento delle demolizioni, ma anche dalla rapida espansione delle colonie israeliane e da un escalation di atti di violenza da parte dei coloni.

Le organizzazioni umanitarie e per la difesa dei diritti umani si appellano al Quartetto affinché esiga dal governo israeliano una revisione della propria politica di colonizzazione e sospensione tutte le demolizioni che avvengono in violazione del diritto internazionale.

Tra i fatti che dimostrano come la situazione si stia rapidamente deteriorando si citano:

Il raddoppio del numero di persone costrette a lasciare le proprie abitazioni e le proprie terrea causa delle demolizioni: secondo i dati delle Nazioni Unite, dall’inizio dell’anno più di 500 abitazioni palestinesi, pozzi, cisterne d’acqua e altre infrastrutture di base sono state distrutte in Cisgiordania, costringendo più di 1000 palestinesi ad andarsene. Oltre la metà delle persone costrette a lasciare case e terre sono bambini.
L’accelerazione dell’espansione delle colonie: nel corso degli ultimi dodici mesi sono stati approvati dei progetti per la creazione di 4000 nuovi alloggi per i coloni a Gerusalemme Est, secondo l’organizzazione Peace Now, è il numero più alto dal 2006. Inoltre, a novembre, Israele ha annunciato l’intenzione di costruire 2000 nuovi alloggi in Cisgiordania.
L’aumento degli atti di violenza perpetrati dai coloni: secondo le Nazioni Unite nel 2011, gli atti di violenza dei coloni contro i palestinesi sono aumentati del 505 rispetto al 2010, e di oltre il 160% rispetto al 2009. I coloni hanno anche distrutto circa 10000 ulivi e altre piante appartenenti a contadini palestinesi, cancellando di fatto l’unico mezzo di sussistenza di centinaia di famiglie.
La minaccia imminente di una deportazione dei Beduini: se le autorità israeliane applicheranno i piani preannunciati per il 2012, circa 2300 Beduini che vivono nella periferia di Gerusalemme potranno essere costretti ad andarsene con la forza, distruggendo così i loro strumenti di sussistenza e minacciando il loro stile di vita tradizionale. Le comunità rurali della Valle del Giordano sono egualmente minacciate da progetti di demolizione, dato che la colonizzazione continua a progredire.

Per queste ragioni il Quartetto dovrebbe denunciare l’espansione delle colonie e la pratica delle demolizioni per quello che sono nei fatti: violazioni dei diritti umani.

AMNESTY INTERNATIONAL, AVAAZ, BROEDERLIJK DELEN, CCFD-TERRE SOLIDAIRE, CHURCH OF SWEDEN, CNCD – 11.11.11, CHRISTIAN AID, DANCHURCHAID, DIAKONIA, FEDERATION INTERNATIONALE DES LIGUES DES DROITS DE L’HOMME (FIDH), FINNCHURCHAID, GVC-ITALIA, HUMAN RIGHTS WATCH, MEDICAL AID FOR PALESTINIANS, MEDICO INTERNATIONAL, NORWEGIAN PEOPLE’S AID, OXFAM FRANCE, POLISH HUMANITARIAN ACTION, RESEAU EURO-MEDITERRANEEN DES DROITS DE L'HOMME, TROCAIRE