Il progetto, finanziato dal Ministero degli Affari esteri si pone l’obbiettivo di migliorare le capacità di inclusione dei bambini disabili nelle scuole del Libano, aumentandone il rendimento generale e favorendo una maggiore capacità di integrazione sociale.

La scelta di individuare la scuola primaria come target degli interventi è stata data dalla necessità di intervenire con tempestività fin dalla più giovane età con politiche educative di qualità. In Libano sono le organizzazioni no-profit ad occuparsi dell’ educazione dei disabili, le scuole private e pubbliche e i centri di educazione speciale che forniscono alcuni servizi come quelli diagnostici, di valutazione e di direzione educativa. Alcuni tentativi di integrazione dei bambini con disabilità fisica e indebolimento visivo nelle scuole regolari, non hanno avuto grande successo; questa bassa o mancata scolarizzazione si traduce spesso in fenomeni di emarginazione, che hanno un costo oltre che economico per la rete familiare di appartenenza, anche sociale per l’intera comunità.Negli stessi istituti speciali la qualità dell’educazione è bassa: Un sesto dei diplomati non sa né leggere, né scrivere e quasi la metà di loro non supera la scuola primaria.
Le scuole regolari continuano per la maggior parte dei casi a rifiutare le iscrizioni dei bambini disabili e il problema si somma spesso al rifiuto delle famiglie ad inserire il bambino in una realtà, quella scolastica, in cui rischia di non essere accettato. L’intervento di GVC si propone di migliorare la qualità dell’inserimento scolastico dei bambini disabili attraverso il potenziamento della capacità di inclusione delle scuole di riferimento individuate all’interno del progetto pilota. Questo percorso avrà, nel lungo periodo, ricadute positive sull’intero territorio nazionale.

Sede operativa:
Beirut
Aree di intervento:
Regione del Nord, Distretto di Beirut, Regione del Sud
La strategia di intervento si basa su diverse attività:

Formazione
GVC, in accordo con le istituzioni scolastiche, si occuperà della preparazione tecnica (capacity building) dei soggetti che si rapportano con i bambini disabili attraverso la formazione di formatori, all’inizio, e la formazione professionale, in una seconda fase. Il percorso prevede la elaborazione di una figura professionale altamente qualificata, l’educatore speciale, fulcro dell’inserimento del bambino disabile.

Ristrutturazioni e equipaggiamenti
Si prevede di rifornire le scuole interessate dagli interventi di equipaggiamenti e materiali didattici e specialistici d’avanguardia. E’ previsto l’acquisto di attrezzature specifiche per ipovedenti in particolare di 3 software Supernova e di 6 tastiere Perkins Braille, saranno inoltre acquistati computer e diversi materiali didattici. Sono inoltre previste opere murarie, ove necessario, per l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti.

Sensibilizzazione della società civile
Verranno promosse attività di sensibilizzazione con le famiglie al fine di ottimizzare gli effetti sociali dell’intervento in ambito educativo al fine di minimizzare marginalizzazione sociale dei soggetti disabili.

Beneficeranno dell’intervento:

6 scuole pubbliche primarie, individuate sulla base delle seguenti caratteristiche: classi di 25-30 studenti; motivazione e impegno del direttore ad accettare e includere bambini disabili; impegno a formare gli insegnanti e il personale.
60 bambini disabili (10 per ogni scuola), in età di inserimento in classi di primo grado. Beneficeranno direttamente dell’intervento anche i genitori dei bambini delle classi coinvolte, quindi circa 150 famiglie.
6 Formatori che dovranno avere conoscenza di disabilità e una consolidata esperienza in formazione nei confronti di educatori speciali e insegnati.
6 Educatori Speciali e 1 Coordinatore degli educatori speciali

Beneficeranno indirettamente della formazione, sul breve e medio periodo, tutte le istituzioni educative delle aree coinvolte che avranno a disposizione del personale qualificato con esperienza nella applicazione di nuovi modelli di inclusione.
Il progetto verrà realizzato in stretta collaborazione con la YAB - Youth Association of the Blind – e con La LPHU - Lebanese Physical Handicapped Union.