“Approfittando dell’importante decreto di proroga delle missioni militari internazionali, mentre l’attenzione di tutti gli osservatori era concentrata sulla manovra finanziaria, il governo ha introdotto di soppiatto due articoli che eliminano le figure dei volontari e dei cooperanti previsti nella legge 49/87 sulla cooperazione, disarticolandola e compromettendo perfino la continuità dei progetti già approvati e finanziati.”
La denuncia arriva dall’Associazione delle Ong Italiane e dalla Piattaforma Ong idonee tramite una lettera indirizzata ai Presidenti e ai componenti delle Commissioni Esteri e Difesa del Senato.
Le Ong italiane denunciano la forzatura, infatti nessun motivo di necessità e urgenza giustificano l'introduzione di tali articoli in un Decreto Legge.
L’intervento, fatto all'insaputa degli organismi interessati, esprime chiaramente la volontà di colpire la operatività delle Ong, dell’ufficio VII della DGCS e dell'intera Cooperazione italiana e implica un’ulteriore taglio alle già irrisorie risorse disponibili. Infatti, tra il 2008 e il 2011 l’ammontare finanziario approvato nei Decreti Legge relativi alle Missioni Internazionali è cresciuto del 50% (da 1 a 1,5 miliardi di €), mentre i finanziamenti previsti per le iniziative di cooperazione allo sviluppo, al loro interno, sono diminuiti del 45%, raggiungendo il dato sconfortante del 3,6% su 754 milioni per il primo semestre 2011 e del 1,5% su 736 milioni per il secondo semestre.