Haiyan, il ciclone più potente dell’anno, classificato categoria 5, ha devastato le Flippine.
Secondo Ndrmc - National Disaster Risk Reduction and Management Council, sono oltre 9 milioni le persone colpite e 10.000 i morti, quasi tutti concentrati nella provincia di Leyte, in particolare nel capoluogo Tacloban, dove la maggior parte degli edifici è andata distrutta.
Il tifone ha colpito i due terzi del paese. Le autorità filippine stimano che i senza tetto siano oltre 600 mila.
Gli operatori umanitari sul campo parlano di un livello di distruzione impressionante, paragonabile a quello del terremoto di Haiti, e di difficoltà a raggiungere le zone più colpite poiché tutte le vie d’accesso sono interrotte. Anche elettricità e linee di comunicazione sono ancora fuori uso. I sopravvissuti vagano tra le macerie e ci sono lunghe code per poter ricevere una razione di riso e un po’ di acqua potabile. All’aeroporto di Tacloban, anch’esso distrutto, migliaia di persone sperano di essere evacuate con voli umanitari.
Vista la gravità della situazione e l’elevato numero di sfollati, per la prima volta AGIRE e le organizzazioni associate tra le quali GVC si sono unite alla CROCE ROSSA ITALIANA e hanno lanciato un appello di raccolta fondi congiunto per portare soccorso alle popolazioni colpite.
GVC in particolare sta attrezzando una missione per valutare la tipologia di interventi. GVC è presente nel Sud Est Asiatico da oltre 20 anni con progetti di cooperazione internazionale e di risposta alle emergenze. Da anni, infatti, GVC opera in stretto contatto con i governi e le comunità locali per rispondere efficacemente alle emergenze causate da tifoni, alluvioni, tsunami e siccità. Accanto agli interventi legati all'emergenza, come la fornitura di cibo, alloggi e beni di prima necessità, GVC cerca di garantire l’autonomia delle comunità locali attraverso la ricostruzione e lo sviluppo.