Susiya è una comunità palestinese situata nel Governatorato di Hebron al Sud della Cisgiordania, in cui vivono da decenni 55 famiglie. La vita quotidiana di queste donne, uomini e bambini è scandita dalla precarietà delle proprie condizioni di vita: non solo gli vengono costantemente negate le autorizzazioni per costruire le proprie abitazioni ma viene anche limitato l'accesso agli oltre 200 ettari di terra, a causa delle violenze e intimidazioni sistematiche da parte dei coloni israeliani. Lo Stato di Israele infatti mantiene il pieno controllo sulla pianificazione delle strutture (case ma anche scuole, cliniche ed altri edifici pubblici) situate nella cosiddetta Area C, ovvero quel 61% di territorio della Cisgiordania che è sotto l’amministrazione civile e militare dello stato di Israele dal 1995.

Le demolizioni continuano in tutti i territori occupati: dall’inizio del 2016, secondo le Nazioni Unite, sono state distrutte 283 strutture comunitarie, delle quali molte finanziate da donatori internazionali a scopi umanitari, privando oltre 400 palestinesi della propria casa, di cui oltre 200 bambini.

Al fine di supportare le famiglie di Susiya e della Cisgiordania nel loro appello alla comunità internazionale, abbiamo recentemente organizzato un evento speciale a Ramallah coinvolgendo varie autorità palestinesi, tra le quali la governatrice di Ramallah, Laila Ghannam, il ministro della Cultura, Ehab Bessaiso, il capo della commissione Colonization and Wall Resistance, e il primo ministro palestinese, Rami Hamdallah.

Quest’ultimo ha dichiarato: “Faccio appello alla comunità internazionale per fornire protezione internazionale a tutti i palestinesi a Gerusalemme, nella Valle del Giordano e in tutta l’Area C, e per richiedere a  Israele di fermare le demolizioni e la distruzione di strutture, specialmente quelle finanziate dai donatori. Israele – continua Rami Hamdallah - ha già demolito più di 200 strutture, di cui 90 finanziate da donatori.”

Luca De Filicaia, rappresentante paese GVC in Palestina, sottolinea che “Questo evento rappresenta anche un passo in avanti nella strategia di GVC, intrapresa 3 anni fa a supporto dell’Autorità Palestinese, per assistere le comunità più vulnerabili e implementare un programma di sviluppo in Area C. La nostra speranza è di continuare a diffondere consapevolezza sull’Area C e le relative problematiche, oltre ad aumentare la coesione sociale tra cittadini palestinesi”. 

Durante l’evento è stato presentato il documentario Breeze of Susiya prodotto da GVC per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di vita in Cisgiordania e sulle demolizioni in particolare. 

Per leggere il comunicato integrale clicca qui.