SOSTEGNO DONNA: LA RETE CHE RISPONDE ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.
GENOVA 24 MARZO, TRIESTE 30 MARZO
Il 24 marzo presso l’ospedale Galliera di Genova e il 30 marzo nell’ospedale Riuniti di Trieste si conclude la prima fase del programma SOStegno Donna di WeWorld, programma che ha consentito la definizione di un modello di intervento che sviluppi percorsi di emersione, contrasto e fuoriuscita dalla violenza di genere a partire dai contesti di emergenza sanitaria: i Pronto Soccorso italiani.
I convegni di Genova e Trieste, rivolti al personale sanitario delle Aziende Ospedaliere coinvolte e a tutti i soggetti pubblici e privati della rete territoriale antiviolenza, saranno un momento di riflessione e condivisione congiunta per fare il punto sui percorsi sviluppati all’interno dei due Pronto Soccorso, sui risultati di progetto e sullo sviluppo di una metodologia condivisa di accoglienza e presa in carico delle donne che subiscono violenza che accedono al Pronto Soccorso.
Il programma SOStegno Donna di WeWorld, avviato nel 2014, ha sviluppato all’interno del triage di tre ospedali italiani (San Camillo Forlanini di Roma; Ospedale Galliera di Genova; Ospedale Riuniti di Trieste) un servizio specializzato e multifunzionale, disponibile 7 giorni su 7, h 24 in cui affrontare efficacemente il problema delle violenze e maltrattamenti contro le donne.
Il numero di donne vittime di violenza che si rivolgono al Pronto Soccorso è nettamente superiore a quello delle donne che si recano alla Polizia, ai consultori, ai servizi sociali e ai servizi di volontariato. Il Pronto Soccorso diventa dunque un luogo privilegiato dove poter fare emergere la violenza domestica e dare una risposta adeguata sul piano psico-sociale, attraverso la relazione con la rete dei servizi del territorio.
Il programma SOStegno Donna di WeWorld ha un focus molto chiaro sulla violenza di genere. Proprio sull’accoglienza delle donne vittime di violenza si incentra l’analisi dei dati e la messa a punto della metodologia di sostegno, un sostegno dedicato ed esclusivo, con un’ ottica di genere. Il modello SOStegno Donna è stato sviluppato, infatti, nel rispetto delle Linee Guida dell’OMS in cui nei principi generali si parla di "cure centrate sulle donne e decisioni condivise" e di “dignità e autonomia decisionale della donna”, il tutto con un “approccio gender sensitive” che tenga conto delle discriminazioni contro le donne. Un percorso di presa in carico di medio e lungo termine, dunque, e non un’ accoglienza estemporanea. Operatrici specializzate ed esclusivamente dedicate al servizio di accoglienza delle donne vittime di violenza all’interno del triage avviano, nel rispetto pieno dell’autonomia decisionale della donna, un percorso “protetto” di sostegno e accompagnamento alla fuoriuscita dalla violenza, rafforzato dall’azione di rinvio ai servizi specializzati del territorio. In questo approccio, fondamentale è l'integrazione tra le diverse figure professionali di Pronto Soccorso (infermieri, medici) ciascuno secondo la propria e specifica professione.
La relazione con gli altri soggetti della rete antiviolenza territoriale: centri antiviolenza, case rifugio, forze dell’ordine, tribunali, privato sociale/assoc. femminile, distretti sanitari, rafforza inoltre l’assunzione di una prospettiva multidimensionale del problema della violenza contro le donne e favorisce il passaggio da un’ottica settoriale a un approccio integrato e multidisciplinare nel quadro di un sistema di responsabilità pubblica.
I convegni di Genova e Trieste – prossimamente anche a Roma – saranno dunque un tassello importante di ulteriore consolidamento di un percorso di presa in carico e tutela delle donne che subiscono violenza e contribuiranno alla elaborazione di LINEE GUIDA volte a rendere operativo il Percorso di tutela delle vittime di violenza, di cui al comma 790 della Legge di Stabilità 2015.
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Per partecipare scrivi a: segreteria.formazione@galliera.it