L’ emergenza
La drammatica escalation di violenza che ha colpito la Striscia di Gaza per 50 giorni a partire dall’8 luglio 2014, inizio dell’operazione “Margine Protettivo”, ha portato ad oltre 2000 vittime, delle quali circa 500 erano bambini. Come ulteriore, gravissima conseguenza del conflitto e degli 8 anni di blocco precedenti, un milione ed 800 mila persone sono state private dell’accesso all’acqua e alle risorse alimentari, con alti rischi di diffusione di malattie ed epidemie.
GVC opera nel territorio della Striscia di Gaza dal 1992, e l’8 luglio per ragioni di sicurezza i nostri cooperanti italiani sono stati costretti ad abbandonare la zona fino al 10 agosto. Le attività di assistenza alla popolazione sono state comunque portate avanti dai nostri colleghi palestinesi.
L’appello
Una volta conclusi i bombardamenti, abbiamo subito lanciato un appello di solidarietà rivolto a tutti i privati, le aziende, le cooperative e i singoli desiderosi di aiutare la popolazione di Gaza.
Ad agosto ha così preso il via la campagna SOS Gaza con l’obiettivo di restituire l’accesso all’acqua potabile a 90.000 persone, ed evitare l’aggravarsi delle condizioni igienico sanitarie, già seriamente compromesse, della popolazione.
Finora hanno aderito al nostro appello Legacoop Nazionale, Legacoop Bologna, Legacoop Liguria, Coop Liguria, Coop Consumatori Nordest, Januaforum Liguria, FestaReggio, Unieco, Fondazione Ivano Barberini e Museo Cervi, Sicrea, Assofood-Unipeg, Transcoop, Coopservice, e Boorea. Quest’ultima, insieme alle cooperative aderenti, alle Farmacie Comunali Riunite e al territorio reggiano in generale, ha dato vita ad una grande prova di mobilitazione solidale. Inoltre, preziosi sono stati i numerosi contributi dei molti singoli cittadini che hanno aderito alla nostra campagna.
L’intervento: come abbiamo agito
La nostra azione di risposta all’emergenza è stata orientata a garantire un immediato accesso all’acqua, e abbiamo così installato 200 cisterne in 6 comuni della Striscia di Gaza distribuendo circa 116 m3 di acqua potabile al giorno, per un totale di 3.815 m3 e 42.387 persone raggiunte, in collaborazione con Unicef ed i partner locali.
Al Nuseirat | 79 Taniche | 1.492,12 m3 |
Deir Al Balah | 30 Taniche | 785,35 m3 |
Al Zawaida | 37 Taniche | 704,95 m3 |
Al Bureij | 42 Taniche | 738,4 m3 |
Al Maghazi | 6 Taniche | 43 m3 |
Juhor ad Dik | 6 Taniche | 51 m3 |
Tot. 200 Taniche | Tot. 3.814,8 m3 |
Per la buona riuscita del progetto e la tutela della popolazione in difficoltà abbiamo prestato particolare attenzione alla qualità dell’acqua distribuita. Per questa ragione, in ogni fase di trasporto e distribuzione, l’acqua è stata clorata e sono stati prelevati, sia dalle cisterne che dai camion, dei campioni da analizzare in laboratorio.
Oltre l’emergenza: cosa faremo
Il nostro obiettivo è garantire l’accesso all’acqua a 90.000 persone: continueremo perciò con la distribuzione di cisterne e taniche alle famiglie delle varie municipalità di Gaza che non hanno accesso alle risorse idriche, e a svolgere analisi di campioni d’acqua per garantirne la salubrità.
Ma non vogliamo fermarci alla sola attività di risposta all’emergenza.
Da sempre crediamo nella cooperazione come strumento per il raggiungimento dell’autonomia delle comunità beneficiarie. Per questo motivo stiamo volgendo i nostri sforzi alla ricostruzione: il conflitto ha devastato la rete idrica e fognaria della zona, privando la popolazione di un accesso costante e sicuro all’acqua ed ai servizi sanitari, con gravi conseguenze per la sopravvivenza e lo stato di salute.
Stiamo lavorando per il pieno ripristino delle infrastrutture idriche che supplivano al fabbisogno di circa 105.000 persone: la strada per raggiungere questo obiettivo è lunga e difficoltosa, non solo dal punto di vista operativo, ma è fondamentale per restituire un diritto basilare alla popolazione della Striscia. A Gaza c'è bisogno anche del tuo aiuto, unisciti a noi.