SCUOLA E TERZO SETTORE: COME POSSONO COLLABORARE?
NE PARLIAMO CON RICCARDO BONACINA, DIRETTORE DI VITA

 WeWorld: VITA è con il Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca e l’ANCI promotore del FORUM NAZIONALE  DI SCUOLE APERTE. La scuola, le 43mila scuole italiane – prese tutte insieme – sono la più grande infrastruttura sociale del nostro Paese. Prima e più che gli aeroporti, le autostrade, o i viadotti. Le scuole sono dappertutto e dappertutto accolgono la sfida della trasmissione del sapere, dell’educazione dei giovani, dell’incontro tra le generazioni, del confronto fra culture, dello scambio di linguaggi. Il FORUM si propone tra le altre cose di identificare modelli concreti di apertura delle scuole e collaborazione tra scuola e attori sociali, tra cui il Terzo Settore. In che modo quest’ultimo può aiutare le scuole a diventare aperte e e cosa frena la collaborazione tra Terzo Settore e scuole? 

Riccardo Bonacina:  la difficoltà maggiore che si sta incontrando nel rendere in modo effettivo le scuole aperte, come dimostra la ricerca nazionale sulla dispersione scolastica (LOST. Dispersione scolastica: costo per la collettività e ruolo di scuole e Terzo Settore, ottobre 2014), promossa di WeWorld, Ass. B. Trentin e Fond. G. Agnelli,  è legata al fatto che le esperienze scolastiche e quelle del Terzo settore si muovono su due binari paralleli. Spesso i due attori hanno poca conoscenza l’uno dell’altro. Il Terzo settore si occupa per lo più di quanto accade fuori dalla scuola: socializzazione e dopo scuola, che appunto viene dopo e non “CON” la scuola. La scuola invece è spesso poco consapevole del fatto che rischia di afflosciarsi in mero ambito di ripetizione di nozioni, se non progetta percorsi educativi con altri attori. C’è un po’ di diffidenza reciproca come se chi si occupa di sostegno scolastico fuori dalla scuola fosse come un corpo estraneo ai percorsi dell’istruzione, e viceversa che è deputato a trasmettere i contenuti scolastici non potesse essere portatore di valori educativi.
Entrambi gli attori devono mettere meglio a fuoco l’azione del progettare insieme. Un domani la scuola italiana dovrà per forza collaborare con il Terzo Settore, se non altro ne avrà bisogno.  Pensiamo al tema delle risorse. Quelle pubbliche non bastano mai. Nel Terzo Settore c’è tutta una serie di competenze su come sviluppare la Raccolta Fondi che possono essere condivise con la Scuola.

Giornalista dal 1985, nel gennaio 1990 è chiamato alla Fininvest come caporedattore delle news per preparare il primo TG delle reti private, Studio Aperto. Dall’aprile 1991  è in Rai dove crea la prima testata di informazione sociale quotidiana, “Il coraggio di vivere”, in onda su Rai 2 con l’obiettivo di dare voce al variegato mondo del volontariato e delle emergenze sociali. Nel maggio del 2004 porta al debutto Vitachannel con due produzioni: “Vitamina”, programma settimanale per web television, e “Senza fini di lucro”, rubrica settimanale che conduce su SKY TG24.
Nell’ottobre 1994 fonda e dirige ³Vita non profit magazine, il primo, e unico, settimanale dedicato interamente a chi fa volontariato. Nel 2012 il settimanale diviene un quotidiano online e mensile cartaceo di cui riassume la direzione dopo averla ceduta dal 2001 a Giuseppe Frangi.