Lo scorso 18 marzo una troupe composta da diversi giornalisti di testate internazionali ha visitato e documentato la vita delle comunità palestinesi all'interno dell’Area C nel sud della Palestina, dove GVC è presente da 20 anni con progetti di cooperazione grazie al finanziamento della Unione Europea e delle Nazioni Unite.
La visita, promossa e organizzata da EWASH - il coordinamento delle organizzazioni attive nella risposta all’emergenza nel settore acqua, ECHO - la direzione generale per gli aiuti umanitari dell'Unione Europea e GVC, nasce dalla volontà di dare visibilità ad un’area della Palestina spesso esclusa dai media internazionali.
Alla visita ha preso parte una delegazione di circa 50 giornalisti internazionali, tra i quali la rappresentante della TV araba Al Jazeera e il giornalista de Il Manifesto Michele Giorgio.
Il tour è stato organizzato per far rendere conto all'opinione pubblica della situazione in cui vivono le comunità di Imneizel e Tuba.
Come spiega Michele Pierpaoli, nostro program manager, “c’è un piano dell’amministrazione civile israeliana di evacuare queste aree con tutti gli abitanti, con la motivazione di renderle zone militari. È già successo in passato in altre parti della Palestina: le aree prima sono dichiarate zone militari e poi sono colonizzate dai settler israeliani." La delegazione, infine, ha avuto modo di vedere parte del lavoro ventennale svolto da GVC a fianco delle comunità locali, come testimoniato da Mohammad Daghameen, direttore della Scuola di Imneizel.
A Tuba, in particolare, dove il lavoro di riabilitazione delle strade volto non solo a riconnettere agevolmente quelle comunità con il resto del territorio, ma anche e sopratutto ad abbattere i costi legati alle forniture dell'acqua, è stato interamente affidato alla implementazione diretta da parte delle comunità interessate.
A Imneizil, invece, abbiamo fornito una cisterna di acqua agli oltre 110 bambini che frequentano la scuola e costruito ex novo i servizi igienici.