SOStegno Donna.
Modello d’intervento per il contrasto alla violenza di genere nei Pronto Soccorso italiani.

 

Il 23 novembre, alla Sala del Refettorio – Biblioteca della Camera dei Deputati, WeWorld presenterà il Modello SOStegno Donna, per un intervento di emersione e contrasto alla violenza contro le donne nei Pronto Soccorso italiani.

Lo avevamo annunciato nei precedenti numeri della newsletter WeWorld. Adesso, il Modello SOStegno Donna è stato definito per i suoi caratteri peculiari, ma replicabili, in una breve guida che verrà presentata alla Camera dei Deputati alla presenza di parlamentari esperte/i sul tema e delle/i rappresentanti del Governo, il prossimo 23 novembre. Scopri come partecipare.

SOStegno Donna, sperimentato e ormai consolidato in 3 Pronto Soccorso italiani (San Camillo – Forlanini di Roma con la partnership di BeFree, Galliera di Genova e ASUI di Trieste) intende promuovere un Modello di contrasto alla violenza contro le donne (e bambini/e) e di avvio di percorsi di fuoriuscita dalla violenza a partire dal Triage. Un percorso di tutela delle donne che sia incardinato nel Sistema Sanitario Nazionale, attivabile 7 giorni su 7, 24 ore su 24, sviluppato in un’ottica di genere in linea con quanto indicato dalla Convenzione di Istanbul e dalle Linee Guida cliniche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Le donne che subiscono violenza hanno più problemi di salute (somatica e psichica) e sono costrette a ricorrere a cure sanitarie mediamente in misura 3 volte superiore rispetto al resto della popolazione, come messo in luce da numerosi studi internazionali. A questo si aggiunga che il numero di donne vittime di violenza che si rivolgono al Pronto Soccorso è nettamente superiore a quello delle donne che si recano ai Centri antiviolenza, ai consultori, ai servizi sociali, ai servizi di volontariato, alle Forze dell’Ordine. Il Pronto Soccorso è dunque un luogo “privilegiato” per far emergere la violenza contro le donne e promuoverne un percorso di cura e fuoriuscita per le donne e i bambini e le bambine coinvolti

L’attenzione e l’esclusività dell’intervento sulla violenza di genere, la presenza di operatrici antiviolenza esclusivamente dedicate e il rinvio ai servizi specializzati del territorio, sono alcuni degli elementi fondanti e unici del percorso SOStegno Donna che lo rendono efficace ed efficiente, nonché sostenibile e replicabile in altre aziende ospedaliere.

La presentazione del Modello SOStegno Donna, intende riaccendere dunque il dibattito sui percorsi di “tutela delle vittime di violenza” nelle aziende sanitarie e ospedaliere come definito nell’ultima Legge di Stabilità 2016. SOStegno Donna si propone quindi come modello cui attingere per la definizione di Linee guida per la presa in carico delle donne vittime di violenza all’interno dei servizi sanitari, come indicato negli articoli 790 e 791 della Legge di Stabilità.

Il Modello SOStegno Donna che tiene conto delle discriminazioni contro le donne e che si attiva nel rispetto della “dignità e autonomia decisionale della donna” intende quindi sollecitare i decisori politici, per un intervento sistematico e urgente anche nei Pronto Soccorso italiani, all’interno di una più ampia strategia di prevenzione e contrasto della violenza di genere che è da tempo un imperativo, finora disatteso, per l’intera società.