Continua senza tregua l’impegno del GVC in Palestina per fronteggiare il problema dell’accesso all’acqua, soprattutto a favore delle comunità che vivono nelle aree più remote e meno servite del paese.
L'11 aprile scorso a Massafer Yatta, a sud Hebron, nei territori Palestinesi occupati si è svolta la cerimonia di inaugurazione di un’autocisterna da 16 m? fornita da GVC, tramite finanziamenti Unicef, per la distribuzione dell’acqua nelle aree collinari a sud di Hebron, garantendo l’accesso a questo bene di prima necessità ai 3.300 abitanti dell’area. L’acqua verrà distribuita ad un prezzo calmierato e la sua qualità verrà garantita dalla Palestinian Water Authority con cui il GVC ha instaurato un forte legame di collaborazione. Si tratta di una soluzione attuata all’interno del più ampio piano di risposta all’emergenza dovuta alla scarsità d’acqua che ha colpito il paese nei mesi passati ma con un’attenzione particolare alla sostenibilità sul lungo periodo: dotare le autorità locali di mezzi e strumenti adeguati al fine di garantire una maggiore capacità di risposta a beneficio degli abitanti più svantaggiati dell’area.

Non solo le autorità locali ma anche gli stessi beneficiari diventano protagonisti attivi. Guidati da questa filosofia, un ulteriore investimento su cui si basa la logica dell’intervento è l’aver stabilito una Joint Water Tanker Committee in cui i rappresentanti delle comunità beneficiarie andranno ad amministrare, in collaborazione con le municipalità locali, il servizio di distribuzione dell'acqua.
Beneficiari protagonisti nella gestione, ma anche informati e sempre più capaci di utilizzare correttamente le risorse idriche. Un elemento di primaria importanza all’interno del progetto sono state infatti le campagne di informazione e sensibilizzazione volte ad aumentare le conoscenze in materia di igiene, svolte all’interno delle comunità e delle scuole.
Infatti, come ricordato dall’UN Humanitarian Coordinator in oPt Maxwell Gaylard, non è sufficiente rifornire di acqua le popolazioni bisognose, fondamentale è dargli la possibilità di farne un uso corretto.