Inaugurato a Tunisi il progetto “Medfilm for All”. Aiuterà a diffondere le produzioni audiovisive locali in Palestina, Giordania, Egitto, Libano, Marocco e Tunisia. Si punta, però, a includere anche la Libia. Obiettivo: creare massa critica attorno alle produzioni e renderle fruibili da un pubblico sempre più numeroso, privilegiando le aree rurali, per indurlo a riflettere sulla parità di genere e su temi sociali importanti per il Mediterraneo. Il fine ultimo è monitorare, analizzare, studiare il cambiamento prodotto nel pubblico e quindi nella società, grazie allo scambio tra la prospettiva degli autori e quella degli spettatori. Promotori dell’iniziativa, GVC Italia, COSPE e  APIMED- International Association of Independent Producers of the Mediterranean, in collaborazione con i partner locali Arab NGO Network for development, MENA Media Monitoring (Groupe Arabe d’Observation des Médias), grazie al finanziamento dell’European Neighbourhood Instrument dell’Unione europea.


 

MEDFILM FOR ALL      “Nel mondo arabo c’è una cultura vastissima dell’audiovisivo. Si tratta di prodotti di nicchia ma estremamente innovativi dal punto di vista sociale, che necessitano di un sostegno in termini di promozione e networking. Per questo il nostro progetto, nato dopo l’esperienza sul territorio negli stessi paesi del progetto WEGOV!,  cercherà di far sì che queste produzioni circolino nel bacino mediterraneo e oltre. Gli attori coinvolti entreranno in relazione con dei sistemi d’innovazione culturali del nostro territorio e con le buone pratiche generate a livello regionale. Un momento importante di diffusione ed intercambio sarà rappresentato dal Terra di Tutti Film Festival che promuoviamo insieme a COSPE e che si tiene ogni anno a Bologna”. A spiegarlo è Alessandro Miraglia, responsabile Medio Oriente e Nord Africa di GVC Italia, impegnato in questi giorni nel primo incontro in Tunisia. 

CHE COSA PREVEDE IL PROGETTO       Valorizzare l’immagine della donna nei paesi arabi attraverso il documentario sociale, contando sull’ampliamento dell’audience e, quindi, sulla diffusione: è quanto richiesto dal bando dell’European Neighbourhood Instrument dell’Unione europea, cui hanno partecipato anche GVC e COSPE. Il progetto “Medfilm for all” ha aggiunto un tassello in più. Il progetto, infatti, intende studiare i meccanismi che portano la diffusione di produzioni audio-visive a influire sui processi di rielaborazione collettiva dei problemi sociali e di genere nel mondo arabo. Quale cambiamento viene innescato nelle aree rurali, che solitamente ricevono minori stimoli in tal senso, dalle produzioni audiovisive che puntano ad affrontare temi di genere e sociali importanti per il territorio? Un team di sondaggisti ed esperti, quindi, studierà e quantificherà gli effetti della diffusione sugli spettatori, dando vita ad un vero e proprio “MedBarometer”, una sorta di termometro delle reazioni e dei cambiamenti prodotti dalle proiezioni degli audiovisivi negli spettatori.

 


 

UN SOSTEGNO CONCRETO     Medfilm for all, inoltre, garantirà sostegno economico a 12 progetti di diffusione degli audiovisivi creati da diversi soggetti in Palestina, Giordania, Egitto, Libano, Marocco e Tunisia. “Verrà lanciata una call da 900 mila euro in sostegno a organizzazioni non governative e della società civile - spiega Miraglia-. Il bando ha come obiettivo quello di fare emergere la domanda e capire che tipo di fabbisogno formativo ci sia in questi paesi”. Come concretamente si tradurrà l’aiuto sul territorio? “Varie realtà presenteranno progetti di vario tipo, per organizzare festival in zone rurali o nei campi profughi, ad esempio, e noi metteremo insieme varie esperienze in rete, potenziando la capacità di creare massa critica” racconta.

UNA RETE PER AMPLIARE L'AUDIENCE     "Il progetto Medfilm for all intende incidere su una delle difficoltà più grandi per ogni film maker indipendente: la capacità di distribuire il proprio lavoro su scala sia locale che internazionale- racconta Sergi Doladé, Direttore MEDIMED Euro-Mediterranean Documentary Market & Pitching Forum-. E' per questo che APIMED ha accettato l'invito di GVC a partecipare al progetto". "L'assenza di una rete di distribuzione funzionante nei paesi del Mediterraneo - spiega- è un tema importante. Merita un programma specifico volto ad esplorare nuovi modi per ampliare l'audience, soprattutto nelle aree rurali della regione".

GVC ITALIA E GLI AUTORI DEGLI AUDIOVISIVI NEL MONDO     La sensibilità e l’esperienza di GVC nella progettazione volta alla valorizzazione e alla diffusione dell’audiovisivo in Italia e nel mondo ha radici profonde. Da dieci anni, l’associazione promuove il Terra di Tutti Film Festival, dedicato ai documentari e al cinema sociale dal Sud del mondo, mentre quest’anno con “Sparring partner”, progetto finanziato dall’Ue, si promuove la diversità culturale, il rafforzamento delle capacità professionali e di ricerca dei finanziamenti dei giovani video-maker ad Haiti, nella Repubblica Dominicana e a Cuba. 

Leggi qui la scheda progetto di Med Film For All