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INSIEME CONTRO GLI ABUSI SULLE BAMBINE.
In molti Paesi le bambine sono considerate oggetti sessuali, sono vittime di violenze e abusi quotidiani. Viste come un peso economico dalla famiglia vengono date in sposa ancora minorenni, diventando schiave e spesso madri troppo presto rischiando la loro vita e quella del proprio bambino.
Ogni giorno ci impegniamo perché tutto questo non accada più.
Vogliamo raccontartelo, chiamaci al 848.88.33.88
COSA FACCIAMO Interveniamo con programmi di prevenzione e protezione da matrimoni precoci, gravidanze e mutilazioni genitali in Kenya, Tanzania, India e Nepal. In India combattiamo il fenomeno diffuso delle Devadasi, altra forma di sfruttamento sessuale che deriva da una pratica antica e religiosa. Forniamo assistenza immediata, psicologica e legale e ci accertiamo che le ragazze non rientrino nel giro della prostituzione garantendo loro un percorso formativo e lavorativo. In Kenya, a Narok, abbiamo istituito all'interno di un Centro Sanitario un servizio dedicato per le giovani mamme per far sì che ricevano visite periodiche e assistenza medica, Inoltre abbiamo attivato un servizio di identificazione e segnalazione dei casi di abuso, di rischio mutilazioni genitali per fornire anche assitenza psicologica e legale. In Tanzania abbiamo creato un Centro di accoglienza a Bunju, punto di riferimento per 250 bambine tra i 10 e i 21 anni, vittime di queste violenze, abbandonate dalla famiglia ed espulse dalla scuola stessa. |
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Lottiamo contro l’abbandono scolastico e garantiamo che la scuola sia un luogo sicuro in cui ricevere istruzione qualificata e per identificare i casi di matrimoni precoci e proteggere le bambine vittime. Organizziamo incontri con le bambine e i genitori raccontando le gravi conseguenze per le bambine: spieghiamo che sposarsi è illegale e che quindi le famiglie incorrono in gravi sanzioni penali e che il matrimonio ha gravissime conseguenze sulla salute e sulla vita della bambina.
Lo sa bene Juy, una piccola ragazzina di 14 anni che, quando ha scoperto il suo matrimonio combinato, ha tentato il suicidio.
Juy è una giovane ragazza indiana, con un grande sogno nel cassetto: diventare un’infermiera per poter salvare delle vite. Ma la vita di Juy non è mai stata facile. Vive in una delle regioni più povere dell’India, in cui c’è poco lavoro e in cui le ragazze sono ad alto rischio di contrarre matrimoni precoci e di lasciare la scuola. I genitori sono molto poveri, la mamma spesso lavora fuori casa ed è molto preoccupata per i suoi figli, un giorno ha così pensato ad una soluzione per poter proteggere Juy: darla in sposa ad uno zio che si potesse occupare della sua sicurezza.
“Due anni fa i miei genitori mi organizzarono un matrimonio combinato con un mio zio paterno, molto più grande di me. Dicevo a mia madre che non mi volevo sposare e che volevo continuare a studiare, ma lei non mi dava ascolto. Avevo grandi ambizioni per la mia vita: desideravo diventare infermiera in futuro. Per evitare il matrimonio non avevo altra soluzione che suicidarmi. Non si può fare nulla senza istruzione”, ha raccontato in lacrime alla nostra collega Paola. Fortunatamente, grazie alle segnalazioni della scuola, abbiamo intercettato Juy prima che fosse troppo tardi. Dei nostri operatori qualificati hanno parlato con la famiglia, facendo capire i rischi per la sua salute e la sua vita dovuti ad un matrimonio precoce. Fortunatamente i genitori hanno capito e assecondato il desiderio di Juy di continuare a studiare. Juy ora frequenta la scuola ed è al sicuro.
La scuola infatti è lo strumento più efficace per combattere il fenomeno delle spose bambine e proteggere le bambine da ogni forma di abuso. A scuola le bambine possono studiare, costruirsi una vita autonoma e dignitosa, ricevere cure mediche e trovare un luogo sicuro dove confrontarsi e coltivare i loro sogni.
Bambine alfabetizzate e istruite sono più consapevoli dei propri diritti, hanno maggiori possibilità da adulte di emanciparsi socialmente ed economicamente. Le bambine che vanno a scuola rischiano in misura minore di diventare madri precocemente o di entrare in circuiti di sfruttamento lavorativo o addirittura sessuale. Le gravidanze e i parti sono la principale causa di morte delle bambine tra i 15 e i 19 anni e la morte dei neonati è per il 50% dei casi altamente probabile.
In questo momento una bambina sta aspettando il tuo aiuto per evitare che la sua vita diventi un abuso continuo.