Finalmente dopo 9 mesi di sequestro Rossella Urru è stata liberata, e liberi sopno anche i due cooperanti spagnoli che erano stati sequestrati con Rossella.

Ma anche in questo momento di gioia GVC vuole contribuire a tenere alta l'attenzione su un altro cooperante italiano che ancora si trova sotto sequestro in Pakistan, Giovanni Lo Porto, catturato lo scorso 19 gennaio con un collega tedesco. GVC richiede al Governo che si adoperi con ogni mezzo anche per la liberazione di Giovanni Lo Porto. Giovanni libero subito! Di seguito l'articolo apparso il 2 novembre 2011 su La Repubblica in cui GVC richiede il rilascio immediato di Rossella, che già aveva collaborato con GVC:
"Il Governo italiano si adoperi con tutti i mezzi per la liberazione di Rossella Urru" la cooperante rapita oltre una settimana fa in Algeria. Lo chiede la ong dell'Emilia Romagna Gvc.
"Con Rossella abbiamo collaborato nell'ambito di un progetto promosso dal comune di Ravenna, apprezzandone le competenze umane e professionali e la puntuale dedizione che hanno permesso la realizzazione di attivita' per migliorare la condizione di vita delle donne nei campi profughi Saharawi". Rossella Urru, al momento del rapimento, si trovava proprio all'interno di dei campi profughi Saharawi nei pressi di Tindouf in Algeria. "In questo momento e' importante che l'opinione pubblica, la societa' civile e tutte le istituzione mantengano alta l'attenzione e la solidarieta' per i colleghi rapiti, che ne riconoscano l'impegno concreto e generoso al fianco del popolo Saharawi, che da oltre trent'anni sta combattendo una battaglia non violenta e troppo spesso sconosciuta o dimenticata per il riconoscimento dei propri diritti di autodeterminazione". Il Gvc esprime dunque "l'affetto per Rossella e la viva speranza che insieme ai colleghi spagnoli Ainhoa Fernandeez de Rinco'n dell'Associazione degli Amici del Popolo Sahrawi di Estremadura e Enric Gonyalons dell'Associazione Mundubat possa essere presto liberata".