Jana è una giovane libanese che, dopo aver seguito il corso di GVC finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano, ha aperto un salone di bellezza tutto suo e ora lo gestisce in totale autonomia.  In Libano, infatti, in quella striscia di terra dove l’arrivo dei rifugiati e la crisi economica hanno creato tensioni sociali e difficoltà nella gestione di infrastrutture e servizi alla comunità, GVC ha offerto a rifugiati siriani e cittadini libanesi- accomunati dalla stessa condizione di precarietà e disoccupazione- la possibilità di intraprendere percorsi di formazione per avere maggiori possibilità di trovare un’occupazione e, in alcuni casi, tentare la via dell’autoimprenditorialità. 


LA STORIA DI JANA     “Grazie al corso di trucco sono riuscita ad aprire un salone di bellezza tutto mio. Si chiama Estetique Jana Beauty. Ho già diverse clienti” racconta Jana. Libanese, ha 18 anni e vive nel villaggio di Bjeje, nel nord della Valle della Bekaa. “Ho imparato a scegliere il make up giusto, a fare la manicure e pedicure-racconta-. Spero che tutte le ragazze della mia età abbiano la possibilità di cambiare la loro vita attraverso la formazione”. Ma la media dei salari libanesi in quest’area è bassa, le opportunità di lavoro sono rare. Anche per questo, la popolazione ha iniziato ad avvertire un forte senso di competizione nei confronti dei rifugiati siriani che ormai rappresentano il 35% della popolazione. Eppure, nei campi, vivono in condizioni di miseria assoluta, spesso sono costretti a lavorare senza essere retribuiti per il proprietario terriero che li ospita oppure per cifre bassissime.  

 

 

IL CORSO DI GVC, sostenuto dalla Provincia Atutonoma di Bolzano, ha offerto un'occasione di formazione e inserimento lavorativo a cento giovani, libanesi e siriani, con l'obiettivo di migliorare l'accesso all'impiego e di rafforzare la coesione sociale tra le due comunità. “E’ stato molto bello partecipare al corso con le mie coetanee libanesi e siriane, ho avuto modo di farmi  molte nuove amiche” testimonia Jana.

 

 

IL SALONE DI BELLEZZA DI JANA     "Ho deciso di iscrivermi per avere una opportunità di poter dare una mano alla mia famiglia- continua-. E’ stato facile, ho completato la richiesta scritta e l’ho spedita. Ho trovato il corso molto interessante, utile e pratico. Ho imparato molte nuove tecniche". "All’inizio avevo qualche dubbio e non ero sicura che avrei trovato degli insegnanti all’altezza. Ma alla fine mi sono dovuta ricredere- ha ricordato-. Il formatore mi ha dato la possibilità di esprimere me stessa dandomi fiducia nei mie mezzi e rendendomi più sicura".  Il salone di bellezza di Jana, oggi, rappresenta una piccola, grande conquista. E più ancora lo è aver creato un processo di comprensione delle difficoltà comuni vissute da giovani rifugiati siriani e cittadini libanesi. 

Bologna, 2 marzo 2018

 

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