L’EWASH – Emergency Water Sanitation and Hygiene Group, una coalizione di 30 organizzazioni umanitarie di primo piano, operanti nei Territori Occupati Palestinesi, del cui comitato direttivo GVC è membro, condanna la recente distruzione di infrastrutture idriche nella Striscia di Gaza.

Sabato 17 luglio 2011, approssimativamente alle 3 della notte un’attacco aereo israeliano ha distrutto un pozzo ad uso agricolo nella parte est di Beit Hanoun. Sette civili, 4 bambini e 3 donne sono rimasti feriti.
Il pozzo, vecchio di 60 anni, apparteneva alla famiglia Az-Za’anin e serviva 39 dunams di terreni agricoli. L’attacco ha anche causato danni a 9 cisterne d’acqua appartenenti a 5 famiglie del quartiere adiacente, che garantiscono l’accesso all’acqua a 59 persone.

Quest’anno non è la prima volta che attacchi aerei israeliani colpiscono le infrastrutture idriche o sanitarie già messe a dura prova dalle restrizioni imposte da Israele per l’ingresso del materiale necessario alla costruzione alla manutenzione e alle riparazioni. Questo ha avuto come conseguenza cancellazioni o ritardi, a volte di anni, di progetti vitali per migliorare le condizioni di vita quotidiane di un milione e mezzo di Palestinesi che vivono a Gaza.

EWASH reitera la richiesta a Israele di interrompere l’embargo di Gaza e fa appello alla comunità internazionale perché faccia pressione affinché Israele garantisca protezione ai civili e alle infrastrutture civili.