A Chinandega, in Nicaragua la promozione e la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti si esprime attraverso workshop, laboratori creativi e soprattutto attraverso il teatro.

Siamo nel distretto di Chinandega insieme a Bruno Cappagli del Teatro Testoni Ragazzi di Bologna, per la realizzazione di un laboratorio teatrale come prima tappa di un'attività del nostro progetto "Promozione dei diritti umani dei bambini, delle bambine e degli adolescenti attraverso l'arte e la cultura". Il programma ha come obiettivo fondamentale la promozione della cultura del rispetto dei diritti umani dell'infanzia e dell'adolescenza, attraverso l'arte e la comunicazione come potenti mezzi di trasformazione e cambiamento sociale nei municipi di Chinandega, El Viejo, Somotillo e Santo Tomás.

Nelle ultime settimane i ragazzi di Chinandega si sono cimentati nella messa in scena di uno spettacolo teatrale liberamente tratto dall’ultima opera letteraria di Eduardo Galeano, “El Cazador de Historias”.

L’opera postuma dello scrittore uruguyano raccoglie le storie che hanno lasciato un segno nella sua vita e in particolare portano alla luce le numerose realtà del continente latinoamericano. Realtà come quelle dei ragazzi di Chinandega, provenienti da situazioni famigliari complesse, da casi di violenza domestica e di assoluta miseria.

 “Non importa da dove vengano e che scuole abbiano fatto, se siano ricchi o poveri, grandi o piccoli. Attraverso Il teatro, mezzo di espressione e palestra dei pensieri e delle emozioni, i ragazzi sono in grado di scavare dentro se stessi e affrontare anche le situazioni che possono toccare le loro storie più intime” ci racconta Bruno.

Uno dei momenti più difficili che i ragazzi hanno affrontato in queste settimane di laboratorio, ma che Bruno ama definire “momento magico” è stato affrontare una performance centrale dell’opera teatrale dove i ragazzi in un crescendo corale gridano al pubblico: ”Estoy cansada de ver injusticias! Cansado de ver niños que son tratados como esclavos! Padres que golpean a sus hijos ,Tíos que violan a sus sobrinas, Estoy cansado de ver adultos que no buscan la belleza! Que no luchan por el bien ,Y que no me vean por lo que soy. Cansado de la falta de atención y de respeto!!” *

Un urlo collettivo dove in poche righe si dichiara di essere davvero stanchi dei soprusi e dei diritti dei bambini e dei giovani costantemente calpestati. Una performance sicuramente difficile per i ragazzi che con coraggio e impegno hanno affrontato questa prova.

È stato bello vedere come un momento molto complicato possa rivelarsi quello che li unirà e li farà forti” - continua Bruno – “Coscienti che quello che racconteranno al pubblico l’hanno davvero vissuto sulla loro pelle e che tutto questo li renderà oltre che cacciatori di storie, soprattutto cacciatori di verità e bellezza."

Il teatro, specialmente quello di strada che viene utilizzato in questo progetto come metodologia didattica partecipativa, è uno strumento molto potente di educazione e comunicazione, specialmente per i bambini e i ragazzi delle zone più depresse, dove solitamente non si viene a contatto con questa meravigliosa modalità di creazione artistica. Il paradosso è che proprio queste zone più remote del Nicaragua sono invece ricchissime di espressioni culturali particolari, numerose e differenti, ma gli stessi possessori di questo straordinario patrimonio non sono consapevoli del loro valore, proprio per la mancanza di valorizzazione ed educazione delle espressioni culturali.

* “Sono stanca di vedere ingiustizie! Stanco di vedere i bambini trattati come schiavi! Padri che picchiano i loro figli, zii che violentano le loro nipoti! Sono stanco di vedere adulti che non cercano la bellezza, che non lottano per il bene e che non mi vedono per quello che sono. Sono stanco della mancanza di attenzione e rispetto!