Giovedì 13 Ottobre presso la ex sede della Regione Emilia Romagna in Via Silvani 6 è stato presentato il Rapporto 2011 sull'INDICE GLOBALE della FAME
Hanno partecipato all'evento Stefano Piziali - Link 2007, Patrizia Santillo - presidente GVC , Tiberio Rabboni - assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna , Giuliano Poletti - presidente Nazionale Legacoop , Roberto Ardeni - Università Bologna
Nella sua presentazione del rapporto 2011 Stefano Piziali di ink 2007 ha spiegato che sebbene il mondo abbia fatto alcuni progressi nella riduzione della fame, il numero delle persone vulnerabili rimane elevato. Infatti anche in paesi in cui il valore dell'Indice Globale della Fame è moderato vi possono essere zone in cui milioni di persone rientrano nelle categoria di rischio fame grave o allarmante. In fondo alla classifica, con un indice estremamente allarmante, si trovano Burundi, Ciad, RD del Congo, Eritrea, mentre ben 22 paesi presentano ancora un valore del GHI allarmante, tra essi: Angola, Etiopia, Haiti, India, Laos, Mozambico, Sudan, Pakistan. Nel Rapporto di quest’anno viene analizzato il tema attualissimo della volatilità dei prezzi alimentari. Dal 2007 i prezzi sul mercato mondiale di riso, mais, frumento etc. sono andati crescendo, per poi declinare repentinamente e ritornare a crescere nel 2010-11, stabilizzandosi solo nella seconda metà dell’anno. Dopo il picco del febbraio scorso, i prezzi si mantengono comunque su livelli elevati. Dietro questa dinamica si celano processi differenti e complessi che il rapporto analizza: speculazione e corsa all’accaparramento, crescita di nuovi mercati, cambiamenti climatici, culture dedicate alla produzione di biocarburanti, inadatte politiche agricole e commerciali.
Il rapporto punta l’indice però non tanto sui livelli elevati dei prezzi dei beni alimentari, ma soprattutto sulla loro volatilità. Infatti decenni di progressi nella lotta alla fame rischiano di essere vanificati se i prezzi continueranno ad essere estremamente instabili. Da una parte gli agricoltori non potranno sostenere gli investimenti di cui necessita un’agricoltura moderna, dall’altra, soprattutto nelle città e nelle campagne in cui vige ancora un’agricoltura di sussistenza, diverrà difficile contenere le proteste innescate da improvvise impennate dei prezzi dei beni alimentari di maggior consumo.
Patrizia Santillo, Presidente di GVC, ha sottolineato l'importanza dei progetti finalizzati a sostenere la sicurezza alimentare e a contrastare la volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari. I progetti sulla sicurezza alimentare di GVC sono attivi attualmente in Burundi, Mozambico, Brasile, Argentina, Nicaragua, Cuba, Haiti, Vietnam, Cambogia e Afghanistan.